Dall’analisi di una problematica di ricezione, simulata in laboratorio, vengono descritte le funzioni indispensabili che oggi un analizzatore deve offrire per consentire al tecnico installatore di affrontare con sicurezza il lavoro quotidiano.

L’HD Touch e l’HD Flash si caratterizzano per la velocità di navigazione: i tempi d’attesa sono stati azzerati e lo spettro appare in tempo reale (vedi articolo di Sistemi Integrati volume 3 2011, a pagina 170). Fra le importanti caratteristiche abbiamo il nuovo display TFT da ben 7 pollici. Il modello HD Touch si differenzia per il display, di tipo touch, oltre che per la presenza del demodulatore DVB-T2, fornito di serie. L’HD Flash, invece, ha l’encoder e i pulsanti meccanici e il touch è opzionale.
L’autonomia è di 8 ore grazie alle batterie Ion Polimer da ben 10Ah, su entrambi i modelli. Il circuito di ricarica è gestito da un microprocessore con funzioni di battery test per rigenerare, misurare automaticamente le batterie e calibrare l’indicatore. Il nuovo software in dotazione, oltre a velocizzare la visualizzazione dello spettro, degli echi e dei microechi è stato ottimizzato nei percorsi di navigazione per mettere in condizione l’installatore di eseguire più velocemente le misure sull’impianto. Ad esempio, la funzione Autodiscovery ora si attiva istantaneamente e avvia immediatamente la visualizzazione dei parametri di ricezione.

La sezione audio è dotata di una coppia di altoparlanti stereo, con Audio AAC di serie; in opzione è possibile richiedere la decodifica Dolby.
Questi due analizzatori, come tutta la gamma, sono dotati della funzione Autodiscovery, brevettata dai laboratori Rover, che riconosce e seleziona automaticamente i segnali TV analogici e DTT COFDM/QAM, sia in modalità Misura che Spettro. I piani di memoria e le liste di transponder Sat sono prememorizzate e aggiornabili nel tempo, danno un significativo contributo al risparmio di tempo durante la messa a punto di un impianto SAT o TV. Infine, durante la misura e la visualizzazione di echi e microechi in reti SFN viene evidenziato l’intervallo di guardia, con la fascia verde. E’presente anche la memoria di picco dello spettro MAX HOLD. L’aggiornamento software, gratuito, può essere eseguito online, attraverso la porta dedicata USB 2.

Fra gli altri punti di forza, ritroviamo:
– Navigazione Sat a transponder prememorizzati di tutti i maggiori satelliti e di tutte le canalizzazioni TV mondiali;

– Puntamento Sat assistito, funzione doppio ingresso (DUAL LNB) e funzione trova-satellite;

– Tutti i comandi DiSEqC, SCR con ricerca automatica, protocollo motori USALS;

– Visualizzazione costellazione, misure MER, PER, LDPC, BCH, aBER, bBER, EVM, ECHI, Noise Margin, Level/Power e Analizzatore di Spettro;

– Misure CATV: DOCSIS downstream, INGRESS mode, LEAKAGE mode, BARS SCAN e TILT.


Un problema simulato

Per evidenziare l’importante di alcune funzioni presenti nei modelli HD Touch e HD Flash è stato simulato, in laboratorio, un disturbo che causa problematiche di ricezione al canale UHF C47. Quando l’installatore è alle prese con un difetto del genere, esegue una serie di controlli per capire come affrontare e risolvere il problema. La prima cosa da fare, in genere, è attivare la funzione MEAS dell’analizzatore. Dalla figura 1 si vede che il valore di Noise Margin porta la qualità del segnale a FAIL, un valore insufficiente. Nel caso, invece, di buona ricezione si sarebbe dovuta vedere la videata riportata in figura 2, cioè PASS. Tornando alla problematica di ricezione, è il valore del Noise Margin che genera problematiche di ricezione. A questo punto l’installatore può verificare due cose: assicurarsi che nella zona non siano presenti problematiche comuni di ricezione del canale 47 e verificare che l’orientamento dell’antenna sia corretto. Proseguendo nelle verifiche, dopo aver controllato i parametri di potenza e MER, si va ad analizzare lo spettro per capire se è possibile riscontrare il difetto. Come si vede dalla figura 3 a livello strumentale lo spettro sembra perfetto, l’installatore non verifica alcuna anomalia: le spalle laterali dello spettro sono ripide; la parte superiore è piatta e lineare, non ha eccessive ondulazioni o avvallamenti.

Modello HD TOUCH STC
Modello HD FLASH STC
Figura 1

La Costellazione

Figura 2
Figura 3

Si passa a visualizzare la costellazione e si vede che la figura 4 evidenzia una problematica. Infatti, la videata corretta, nel caso il canale 47 non avesse alcun problema, sarebbe quella di figura 5. Però, senza l’analisi del MER Versus CARRIER, se questo disturbo è coperto dal segnale non è possibile vederlo. Ecco, il problema sta proprio qui: se il disturbo ha una potenza inferiore al segnale principale allora difficilmente l’installatore riesce a individuarlo. Nel caso contrario, invece, l’occhio attento di un installatore esperto lo identifica.


La funzione MER Versus CARRIER

Figura 4
Figura 5

Selezionando la funzione MER Versus CARRIER si scopre il problema. La figura 6 evidenzia il difetto presente nell’impianto di ricezione, che impedisce la ricezione del canale 47. Il segnale digitale terrestre è composto da 6.816 portanti e, in questa figura, l’asse orizzontale le riporta tutte. L’insieme delle portanti genera lo spettro completo, chiamato in gergo panettone digitale. Sull’asse verticale, invece, la scala graduata riporta il valore del BER, da 0 a 42 dB. Per generare questa videata lo strumento analizza tutte le portanti del canale, dalla prima all’ultima e, per ogni portante, calcola il valore del MER associato. Come si può notare nel caso specifico, relativo al canale 47 sul quale l’installatore ha un problema di ricezione, dalla portante 0 alla 3300 circa il valore di MER è abbastanza lineare e quindi non ci sono problemi. Poi, ad un certo punto, intorno alla portante 3300 e fino alla portante 5200 circa lo spettro scompare e le portanti risultano completamente distrutte: un disturbo ricevuto in antenna demolisce il segnale. In questo intervallo il valore di BER scende indicativamente intorno ai 6 dB. Poi il disturbo scompare e il MER torna ad avere il suo valore ottimale. Disturbi di questo genere sono spesso generati da access point, ricetrasmettitori di apparecchi elettronici, ripetitori di telecomando. La stessa videata, ma in versione negativa (visualizzazione in Reverse) è riportata in figura 7. Si noti che, in questo caso, l’asse verticale riporta i valori di MER da 42 a 0 dB, al contrario rispetto alla visualizzazione Normal. In figura 8, invece, è riportata la misura del MER Versus Carrier del canale 47, senza alcuna interferenza, visualizzato in Reverse. La funzione MER Versus CARRIER, è un App disponibile a pagamento per i modelli HD Touch e HD Flash. L’installatore la può acquistare dal proprio grossista, fornendo il numero di serie dello strumento. Rover, quindi, invia all’installatore il software che la abilita.


La funzione Max Hold

Figura 6
Figura 7

Come è noto i disturbi impulsivi, che quasi non si notavano con la TV analogica, causano invece interruzioni di audio e video molto fastidiose con la TV digitale. Queste interferenze, quasi sempre generate dall’accensione e spegnimento o dal cattivo funzionamento di apparati collegati alla linea elettrica, ora possono essere individuate e memorizzate grazie alla funzione MAX HOLD, ancora più veloce, che da anni è presente negli analizzatori digitali Rover (figura 9).


Il grafico del margine di rumore

Figura 8
Figura 9

La figura 10 rappresenta una nuova funzione implementata negli HD Touch e HD Flash che disegna un grafico nel tempo, relativo all’andamento del margine di rumore. Le fluttuazioni del grafico, corrispondono alle fluttuazioni che, nel tempo, ha il margine di rumore. Se il segnale è perfetto, pulito e costante questo grafico tende ad una linea piatta, posizionata a seconda della qualità del segnale ricevuto. Se, invece, il segnale presenta fluttuazioni importanti allora bisogna allarmarsi: il segnale può scendere sotto la soglia. Ecco perché è indispensabile verificare la continuità di ricezione: con questa funzione si può tenere sotto controllo la fluttuazione per qualche minuto e fare le opportune verifiche. Sull’asse orizzontale il grafico si aggiorna automaticamente e, arrivato alla fine, ricomincia da sinistra a tracciare eventuali fluttuazioni. Dopo circa 30 secondi, quindi, si riaggiorna; la griglia aiuta a leggere con più precisione la funzione.


Lo Zoom e i Micro Echi

Figura 10
Figura 11

Un’altra problematica che richiede un’analisi precisa riguarda la presenza di microechi, non sempre visibili. Per questo motivo l’HD Touch e l’HD Flash offrono una funzione per espandere la videata degli echi, per visualizzare i cosiddetti microechi, che possono generare interferenze dannose alla ricezione del segnale. In figura 11 la videata visualizza gli echi su una scala orizzontale, che si estende da -15 a 75 Km. La figura 12, invece, riporta un’espansione sull’asse orizzontale, dove la scala si estende solo da -3 a 15 Km, per visualizzare meglio la presenza di micro echi (distanti solo 1 Km o meno), non altrimenti visibili. Nello specifico è visibile un micro eco, segnato con il marker a 600 metri circa. Quando l’eco proviene da una posizione molto vicina all’antenna di ricezione può non essere visibile, perché la risoluzione dell’immagine non è in grado di rappresentarlo a causa della scala di riferimento, di valore troppo grande. In figura 11, la riga gialla posizionata a 11 Km circa rappresenta, invece, un altro ripetitore dello stesso canale. La scala verticale, tracciati i vari marker, consente di valutare la differenza espressa in dB fra il segnale principale e l’eco, che presenta un’intensità minore.


La lista servizi e i codici LCN

Figura 12
Figura 13

Un’altra novità importante, perché evita fastidiose perdite di tempo, è la presenza dei codici LCN. Come si vede in figura 13 è stata aggiunta la colonna LCN dove l’installatore può vedere per ogni canale ricevuto il rispettivo codice LCN; una caratteristica utile per sapere all’istante su quale posizione di memoria il televisore ha memorizzato il programma in questione.


Il DVB-T2

Figura 14

La figura 14, infine, visualizza la costellazione ruotata 256QAM, tipica di un segnale trasmesso in DVB-T2. Si noti la densità delle informazioni, che è maggiore rispetto a quella di un segnale DVB-T: la modulazione, infatti, passa da 64 a 256 QAM. Il DVB-T2 è di serie sull’HD Touch, mentre sull’HD Flash è una App. L’installatore la aquista dal grossista, fornendo il numero di serie dello strumento e Rover invia l’aggiornamento da installare nello strumento.