Alla Triennale di Milano videoproiezioni, schermi olografici e monitor multitouch, per una rassegna singolare e suggestiva, che racconta la matematica attraverso un percorso multimediale, che prevede l’interattività per oltre il 60% delle installazioni.

La mostra MaTeinItaly rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa interagire con il mondo Educational per agevolare l’insegnamento e rendere interessanti temi apparentemente difficili da digerire; come nel caso della matematica, reputata dai più come una delle materie più ostiche da affrontare nel mondo scolastico.

Questo il nobile intento con il quale il Centro “matematita” dell’Università degli Studi di Milano e il Centro P.RI.ST.EM. dell’Università Bocconi di Milano hanno sviluppato l’idea, mettendo insieme un progetto realizzato con delle installazioni interattive, distribuite lungo un percorso che parte dall’antichità e arriva fino a oggi, toccando alcune tappe del pensiero matematico e alcuni dei suoi illustri protagonisti: da Pitagora a Federigo Enriques, passando da Fibonacci, Tartaglia, Galileo e Volterra.

E non poteva esserci sede migliore, per organizzare una mostra di livello, che la Triennale di Milano, uno dei luoghi d’Italia di maggiore spicco dal punto di vista culturale, artistico e architettonico.


Impianto da 26 videoproiettori

Per MaTeinItaly sono stati utilizzati proiettori, monitor, sensori e sistemi di messa in onda.

«Tutto ciò che si conosce ha un numero», diceva Filolao, il filosofo matematico di Crotone; ed è quanto vuole dimostrare MaTeinItaly che, attraverso un viaggio singolare e divertente, racconta come la matematica sia presente dappertutto.
E per realizzare quest’opera lo ha fatto scegliendo la tecnologia NEC, chiamata in causa con 26 videoproiettori e diversi monitor interattivi multi touch. Un esperimento che rappresenta un esempio concreto di come potrebbe essere una lezione interattiva del futuro. Il tutto è partito a fine luglio dello scorso anno, e ce lo racconta Walter Farioli, CEO di Neo Tech, azienda che si è occupata dell’allestimento tecnico della mostra, secondi i dettami del progetto multimediale interattivo sviluppato da Marco Barsottini, Design Multimedia Manager di camerAnebbia, unitamente al progetto dell’allestimento messo a punto dall’architetto Lucio Giecillo, sotto la supervisione attenta del Dott. Vincenzo Napolano: «MaTeinItaly è stata realizzata in poco tempo – ci dice subito Farioli. Dopo un primo sopralluogo per verificare la fattibilità della cosa, una volta studiato il progetto, la messa in opera è stata rapida. Sostanzialmente, appurate le condizioni, nell’arco di un mese è stata allestita l’intera mostra».


Mostra interattiva al 60%

L’allestimento è suddiviso in tre aree progettate con video-scenografie tematiche.

«Tra proiezioni, interazioni, simulazioni, ecc., è stato necessario l’impiego di 26 videoproiettori NEC – prosegue Farioli. Una squadra di dispositivi di diversa luminosità, tra gli short throw da 3mila Ansi Lumen e i modelli della nuova serie professionale PA di Nec, da 5200 e 6200 Ansi Lumen. Si tratta dei proiettori LCD PA522 e PA622, con interfaccia 4K ultra HD, che presentano la possibilità di collegamento daisy-chain con altri proiettori via HDMI, oltre alla modalità multiscreen con funzione tiling ed edge blending incorporate. Sono stati distribuiti lungo tutto un percorso guidato per il quale è stata prevista l’interattività per oltre il 60% delle installazioni. Quando si parla di matematica, viene automatico associarne la parola precisione. Per tale ragione era doveroso allestire la mostra in modo accurato e scrupoloso. La scelta di questi proiettori, pertanto, non è stata casuale: permettono di combinare più informazioni su un’unica immagine senza comprometterne la qualità intervenendo, qualora fosse necessario, nella correzione digitale di immagini, angolari, blending e mascheramento».


L’impianto in poche battute

Sono 26 i videoproiettori NEC impiegati per questa mostra, con luminosità che arriva fino 6200 lumen

Sono due le tipologie di videoproiettori utilizzati, da 5200 e 6200 lumen: i primi sono stati utilizzati per una proiezione in blending su pareti ad angoli, quelli di maggiore luminosità, invece, sono stati installati in modalità Portrait, molto utili per dar luogo alle interviste interattive con scienziati e professori universitari. La mostra MaTeinItaly vanta un’alta percentuale di interattività, molto spesso dovuta all’impiego di monitor che, in combinata con i proiettori, catturano l’interesse del visitatore rendendolo partecipe e coinvolgendolo fino a fargli vivere un’esperienza unica nel suo genere. «Tutta la parte tecnologica è stata gestita mediante collegamento con mac mini – ci spiega Walter Farioli. Sono dei PC i7 abbastanza carrozzati, dotati di parecchia memoria, schede video ad alte prestazioni e pc all-in-one touch. Il sistema, dunque, supporta molto bene l’interattività sviluppata in fase progettuale. Infine, ogni installazione è accompagnata da un sistema audio professionale, che restituisce agli ambienti una perfetta sintonia con le immagini».


Il cablaggio

«Tutta la parte di cablaggio è stata realizzata con cavi ad alta qualità HDMI fino a 25 metri, cavi di grosso diametro, che necessitano di una cura diversa rispetto ai cavi classici. Pertanto, abbiamo dovuto prestare particolare attenzione per poterli posare e vincolare. Il tutto, realizzato con collegamenti di rete effettuati tramite extender, che ci hanno garantito la semplicità nel procedere con l’installazione».


Struttura a sostegno dei dispositivi

A sostegno dei videoproiettori è stata creata una struttura a soffitto dalla quale scendono delle staffe professionali.

Naturalmente, in un contesto che vanta decine di dispositivi distribuiti lungo tutto il percorso installativo, uno dei punti da pianificare riguarda senz’altro i supporti a sostegno degli apparati tecnologici: «È stata creata una struttura di sostegno a soffitto – conferma Farioli – dalla quale, a seconda delle esigenze, scendono dei pali di alluminio utili per collegare delle staffe professionali di sostegno per i videoproiettori. Praticamente, al percorso pensato per i visitatori, ne abbiamo creato uno gemello a soffitto sul quale viaggia la struttura di sostegno. Da lì, ogni dispositivo installato proietta i contenuti nella propria zona di competenza».


Mostra suddivisa in tre momenti

«Per affrontare l’allestimento della mostra ci siamo attenuti alla metafora del percorso, suddiviso in 3 momenti – ci spiega dal canto suo Marco Barsottini, Design Multimedia Manager di camerAnebbia. Una prima macroarea dedicata alla comprensione della grammatica fondamentale della matematica (aspetto mitologico dei numeri – contare – calcolare – misurare – forme e geometria); una parte centrale in cui il protagonista è il cervello, che mette al centro di tutto l’uomo con le sue misure; nell’ultima parte, invece, gli aspetti della matematica trascendono sia il pensiero che lo spazio. Pertanto è predisposta per un salto in altre dimensioni e prevede, tra l’altro, delle interazioni ludiche».


Videoscenografie tematiche e modalità interattive

Per MaTeinItaly è prevista l’interattività per oltre il 60% delle installazioni.

«Seguendo questa tripartizione – prosegue Marco Barsottini – abbiamo progettato e dato vita alle videoscenografie tematiche e alle modalità interattive: si passa dalla metafora della mano come “immaginario” e metodo di interazione per tutta la prima parte, arrivando a modelli sviluppati con il “corpo”. Il connubio “mente-corpo” viene usato come strumento di misurazione di tutte le cose e il visitatore vive un’esperienza interattiva che lo immerge in un mondo immaginario, favorito anche dalle proiezioni a pavimento, rendendone suggestivo il percorso. Da questa area, poi, l’allestimento si apre ad uno sguardo d’insieme che introduce la parte sul “presente-futuro” della matematica, quella che diventa utile ma allo stesso tempo permette di giocare con la matematica. Qui la metafora, sia per l’immaginario che per il sistema interattivo, stuzzica il “cervello” e lo conduce verso una vera e propria esplosione del pensiero consentendogli di immaginare e soprattutto di progettare oltre i “limiti”».


Libertà di movimento

«Dall’uscita dalla prima parte – conclude Barsottini – il visitatore viene lasciato libero di immergersi nella visita, che vivrà dei passaggi forti e suggestivi. Tutt’attorno, lo spazio si popola di exhibit più piccoli che invogliano lo spettatore a percorrerlo e a muovervisi. Infine, è stato concepito lo spazio dedicato alla matematica utile e ai modelli complessi, reso esaltante dal passaggio di fronte ad uno schermo Holopro in grado di visualizzare la rappresentazione grafica dei fenomeni naturali proiettati sulla parete finale per poi lasciare spazio alle azioni dirette dei visitatori che con i loro movimenti possono “giocare” con la stessa materia».


L’intero percorso installativo

Schema a blocchi: la disposizione dei proiettori

Ripercorrendo nel dettaglio il percorso progettato per MaTeinItaly, proviamo ad esplorare gli ambienti che sono stati ricreati per dare vita a questa importante rassegna. Sin dalle prime battuta, già all’ingresso della mostra, è posizionato uno schermo olografico semitrasparente, visibile dall’estetno, che riproduce un personaggio che spiega la matematica e i suoi confini. «La tecnologia la si ritrova immediatamente all’ingresso della mostra – ci conferma il CEO di Neo Tech – e accompagna il visitatore per tutto il tempo che dedicherà alla rassegna. È con questo spirito che è stata progettata MaTeinItaly e l’interazione è uno dei punti di spicco, pensata per accendere sin da subito l’interesse e catapultare le persone in una nuova dimensione. Da lì, infatti, si passa subito alla prima prova per stimolare la mente. La prima installazione interattiva è stata ricreata con un monitor touch collegato ad un computer e ad un video proiettore short throw: il M300WS di NEC. L’utente che si piazza davanti al monitor può affrontare un test, basato sull’impronta visiva, e interagire tramite tastiera virtuale. Pur sembrando casuale, la prova consente di raccogliere dei dati di risposta, formulare delle statistiche e redigere un report utile a studiare le reazioni del cervello a seconda degli stimoli prodotti».
La descrizione del percorso di Walter Farioli prosegue con un nuovo ambiente: «Lasciato il test alle spalle, ci si ritrova in uno spazio che prevede delle proiezioni su tre lati della stanza: due alle pareti laterali, una di fronte di grande formato, 8 metri di base per 3 di altezza. Qui parte la seconda interazione, dove viene chiamata in gioco la geometria. È sufficiente, infatti, posizionare le mani nel foro di un piccolo pilastro opportunamente posizionato e il software, percependo le dita come delle linee, fa partire dei video correlati che sviluppano dei poligoni o altre figure complesse sulle pareti. A seconda delle del numero di dita inserite, il sistema stabilisce di quanti lati debba essere costituita la figura associata. Questa parte di interattività prevede l’utilizzo di una camera con degli infrarossi che illuminano le mani, mantenendo in maniera stabile le mani all’interno del pilastrino si aziona la partenza del video».


Non solo interattività: 8 gli schermi olografici

Si è parlato di interazione con i dispositivi installati all’interno della mostra MaTeinItaly, ma a corredo esistono diversi ambienti che prevedono una serie di proiezioni non interattive pur sempre interessanti che completano la filosofia con la quale è stata concepita tutta l’opera: «Per tutto il percorso ideato per i visitatori, sono stati concepiti dei passaggi che prevedono la proiezione di video interessanti – ci racconta Walter Farioli. Complessivamente sono 8, infatti, gli schermi olografici retroproiettati con i modelli LCD della nuova serie professionale PA di Nec: il PA522 e il PA622, rispettivamente da 5200 e 6200 Ansi Lumen. Questi dispositivi sono stati installati per generare una proiezione statica disposta in verticale, che si attiva al passaggio delle persone sotto dei sensori appositamente collocati. Il sensore rileva la presenza e fa partire i filmati che spiegano le parti della matematica presenti nella mostra».


La terra e il Sistema solare

Una delle tante installazioni interattive. Con il solo tocco delle dita e il movimento delle mani, è possibile selezionare delle aree geografiche da zoomare ed esaminare.

Dopo un percorso sorprendente che stimola le persone e le accompagna nell’affascinante mondo della matematica, si giunge alla sezione dove l’interattività diventa massima. Ce la descrive in modo esaustivo Walter Farioli: «Una delle proiezioni che affascina maggiormente il visitatore è senza dubbio quella relativa al globo terrestre – ci assicura Farioli. Una grossa proiezione dell’emisfero sincronizzata con un monitor touch, con il quale interagire per esplorare le bellezze della Terra. Con il solo tocco delle dita e il movimento delle mani, infatti, è possibile far girare l’emisfero al pari di un mappamondo, oltre che selezionare delle aree geografiche da zoomare ed esaminare. La realizzazione di questa parte è resa possibile grazie al monitor NEC V463TM e al proiettori PA622, che simula lo scorrimento del globo terreste interagendo con il multitouch. Sempre rimanendo nel campo dei corpi celesti, di fronte a questa installazione è stata posizionata quella dedicata al sistema solare: la sfida allettante, in questo caso, è quella di capire come potrebbero comportarsi i pianeti, e di conseguenza le orbite, se il sistema girasse intorno ad un pianeta invece che intorno al Sole. In questo caso, l’interattività viene sviluppata mediante la scelta del pianeta da porre al centro del sistema con il solo tocco delle mani».


La parte finale della mostra

«Al termine di questo viaggio il percorso si biforca – conclude Walter Farioli. La parte sinistra è governata da un’installazione che spiega le regole della prospettiva, attraverso la ricostruzione in 3D di un quadro che permette al visitatore di avere la sensazione di entrare nell’opera e ispezionare parti che solitamente, in forma bidimensionale, non sarebbero visibili. Sulla parte destra, invece, campeggia un’installazione che ripercorre il mondo degli oceani e la loro popolazione. La realizzazione della mostra MaTeinItaly ha interessato tutti – conlcude Walter Farioli. Riuscire a trasmettere in modo originale una materia come la matematica, è stato un esperimento apprezzato, soprattutto da studenti e docenti di scuole e università, nonché mediatori culturali, ma anche semplici visitatori».

Si ringraziano per la collaborazione:
Walter Farioli – www.neotechsrl.com
Marco Barsottini – www.cameranebbia.com
NEC Display – www.nec-display-solutions.it