Gestire tutti i dispositivi elettronici di un Motorhome per il trasporto dei cavalli da corsa attraverso un’unica interfaccia. È questa la sfida affrontata da Teleco: grazie al Bus Konnex, ha realizzato un vero e proprio impianto domotico all’interno di questi grandi mezzi di trasporto.

La gestione domotica di un motorhome, attraverso una progettazione attenta, si può attuare con l’impiego di soluzioni tecnologiche adeguate e l’utilizzo di interfacce semplici e intuitive. Tutto ciò rappresenta un esempio dell‘evoluzione del modo di ‘abitare’ un mezzo di trasporto come il camper; ancor di più se il veicolo è progettato per lo spostamento di cavalli da corsa, animali pregiati e molto sensibili allo stress da trasporto.
L’articolo riporta il percorso evolutivo che Teleco ha tracciato in questi anni, affidandosi a tecnologie impiantistiche sofisticate per la gestione completa di un motorhome nato per il trasporto di cavalli da corsa.
«L’avventura di portare la domotica all’interno di un motorhome è partita nel lontano 2008 – ci racconta Raul Fabbri, amministratore di Teleco – con l’idea di predisporre un touch panel che facilitasse l’impiego di tutte le apparecchiature abitualmente installate nell’area living. L’intento, dunque, era quello di raccogliere le informazioni del veicolo e renderle fruibili attraverso un unico e semplice schermo touch, dalla visualizzazione dei dati della batteria alle impostazioni dell’antenna satellitare, dalla climatizzazione al controllo dell’illuminazione, ecc. Far confluire tutto in unico dispositivo da cui gestire l’interfaccia utente è stato fin dall’inizio un lungo e complesso esercizio di integrazione dei sistemi».


Punto di partenza: interfaccia unica per più tecnologie

Tutto comincia dall’interesse del produttore tedesco Dethleffs, marchio riconosciuto per la sua attitudine all’innovazione, il quale ha percepito per primo il vantaggio di offrire al cliente un’unica interfaccia di dialogo con il veicolo, da cui poter impostare tutti i parametri di funzionamento. Questa esigenza ha coinvolto diverse aziende, riunendo di fatto un gruppo di attori per la realizzazione del progetto: Dethleffs, in prima linea, rappresentava necessariamente la capofila dell’avventura; Teleco, in qualità di produttore del touch ne era l’integratore; a seguire le aziende necessarie a rendere fruibili le proprie tecnologie: Truma per la climatizzazione, P&S per la gestione dell’illuminazione e Schaudt per i carica batterie. L’approccio è stato quello di realizzare un computer capace di dialogare con tutte le tecnologie messe in campo: il Linbus per l’illuminazione, interfaccia RS232 per il riscaldatore, comandi IR per il climatizzatore, ingressi e uscite analogiche (1-10) V per il carica batterie. Ogni azienda doveva fornire i protocolli di comunicazione per la gestione dei propri apparecchi.

Un Motorhome di alto livello prevede la miglior qualità e il comfort più raffinato, sia per l’area living dedicata alle persone che per quella retrostante, dedicata ai cavallo. Nell’immagine, uno dei modelli di punta del costruttore Oakley
Una delle interfacce di controllo del sistema installato sui mezzi Dethleffs

L’esperienza insegna

L’ingegnere Ian Hughes

Come spesso succede, però, in quella circostanza è stata la competizione commerciale a dettar le regole, impedendo, di fatto, il positivo progredire della realizzazione del progetto. Oggi, restano di quell’avventura alcuni veicoli, presentati tra l’altro al Caravan Salon di Dusseldorf, ma non si è andati oltre. «È stata un’importante esperienza di partnership – ci confida Fabbri – fatta assieme agli ingegneri di Dethleffs, tra i quali gradirei ricordare Gunnar Nubling per il convinto sostegno all’integrazione di sistemi. Ne è rimasta, inoltre, la consapevolezza che è difficile far collaborare aziende che, in qualche modo, possono essere concorrenti tra loro. Ad ogni modo, fu proprio durante quei giorni, quando ci accorgemmo che il progetto stava naufragando per la poca disponibilità dei partecipanti a integrare le diverse tecnologie, che pensammo all’idea di replicare l’esperienza ponendoci un’unica domanda alla quale rispondere: ‘Siamo in grado, noi, di fornire tutti gli elementi dell’automazione? Da lì, è nata l’idea di sfruttare l’esperienza maturata nell’ambito domestico cercando di renderla fruibile su un camper».


L’incontro con Oakley

Esempio di applicazione del Bus Konnex. In questo schema è rappresentato dalla linea verde e viene utilizzato per collegare tra loro 5 dispositivi: 2 azionamenti a 4 canali, 2 pulsantiere a 4 canali e un touch panel per la supervisione. Gli azionamenti dispongono di una parte di potenza basata su relè con 16A di carico massimo per controllare le utenze del motorhome come luci e/o pompe, riscaldatori, etc. La linea è alimentata da un dispositivo capace di generare 29V a partire dai 12V della batteria. Questa tensione è necessaria per diminuire le correnti in gioco e non costituire elemento di disturbo alla parte dati, che viene sovrapposta

Sulla base di quanto vissuto, dunque, gli esperti Teleco si rimettono al lavoro cercando di trovare una soluzione che superasse i problemi causati dalle esigenze delle diverse aziende precedentemente chiamate in causa. «Assomigliando il motorhome molto più a un’abitazione che a un veicolo, di fatto è una macchina con sopra un’abitazione, decidemmo di privilegiare le tecnologie per la casa e portarle su quattro ruote – ci dice Raul Fabbri – intraprendendo la via dell’impianto Konnex, il sistema bus dedicato alle applicazioni di building automation, e presentando questa nuova idea l’anno successivo alla fiera di Stoccarda. Proprio durante quell’esposizione in Germania l’ingegnere Ian Hughes collaboratore di Teleco, ebbe l’intuizione di mostrare il progetto al costruttore inglese Oakley che ne intese immediatamente le potenzialità per i propri veicoli e si rese immediatamente disponibile a raccogliere il testimone».


I motorhome Oakley

Uno scorcio dell’area living del motorhome Okley

I veicoli Oakley hanno la particolarità di essere dedicati al trasporto dei cavalli: sono veicoli molto grandi che dispongono di un’area living dedicata all’accoglienza delle persone e un’area horse dedicata all’accoglienza dei cavalli. Sono veicoli di grandi dimensioni che possono raggiungere le 27 tonnellate di peso, ma, soprattutto, hanno un costo molto elevato, che supera le 500mila euro. Risulta immediatamente evidente che si tratta di veicoli necessariamente molto lussuosi a cui non deve mancare alcun tipo di comfort, in particolare per quanto riguarda l’elettronica dedicata al controllo degli automatismi. «L’ing. Hughes aveva visionato il progetto precedente e si rese immediatamente conto che poteva essere la soluzione ideale per qualificare il quadro comandi di un veicolo prestigioso – continua Fabbri. Non solo, la soluzione bus poteva finalmente permettere di replicare il quadro comandi in più punti, semplicemente installando altri monitor, aumentando così il comfort del veicolo».

Ricordiamo, d’altronde, che il servizio offerto da questi motorhome dev’essere di altissimo livello, sia per la parte dedicata ad uso stalla per i cavalli, che per quella riservata al fantino e allo stalliere che accudisce l’animale. In questi casi, stalliere, fantino e cavallo costituiscono un vero e proprio team, estremamente affiatato. Pertanto, questi veicoli arrivano sui campi di gara e il cavallo viene custodito dal primo all’ultimo minuto dal suo stalliere che, addirittura, gli dorme a fianco. I cavalli di questa caratura, infatti, non vengono mai lasciati incustoditi; non solo, sono animali delicati, soggetti a regole ferree per poter disputare al meglio una competizione. Pertanto, è opportuno farli viaggiare ad un elevato confort climatico e ad una specifica temperatura, con un tasso d’umidità controllato e un riciclo d’aria continuo; tutte condizioni che, grazie al sistema adottato da Teleco, vengono costantemente monitorati attraverso un’unica interfaccia video. Per questo motivo l’automazione del veicolo viene ritenuta elemento di pregio.


Il progetto finale

Il veicolo è dedicato per metà ai cavalli da trasportare. La parte riservata agli animali risponde a precisi parametri, monitorabili attraverso un’interfaccia touch, che ne rendono il trasporto confortevole

Nella versione definitiva il veicolo di punta prevede, oggi, l’impiego di ben 3 touch panel posizionati nei punti strategici del motorhome: nell’area di accesso per accendere e spegnere le funzioni base quando si entra ed esce dal veicolo, nell’area living per poter comodamente modificare parametri senza doversi spostare e nella postazione di guida per avere il controllo comandi anche durante il viaggio.


Il Bus Konnex

È una linea differenziale che trasporta dati e alimentazione. Viene utilizzata per inviare comandi di attuazione e lettura stato tra i diversi dispositivi collegati e per alimentare i dispositivi stessi. Si tratta di un bus ad eventi che entra in funzione soltanto quando avviene un cambiamento di stato che deve essere notificato, pertanto è particolarmente adatto per le sue qualità di basso consumo energetico. La linea viene collegata ad albero e su ogni ramo è possibile derivare un nuovo tratto. Unica condizione è non chiudere anelli. Possono essere collegati dispositivi per comandare, azionare, leggere sensori e svolgere qualsiasi funzione. Scopo di condividere le informazioni sul bus è ottenere sinergie in termini di sicurezza, comfort e risparmio energetico. L’elemento più importante di questo sistema è la possibilità di poter aggiungere un nuovo dispositivo in qualunque punto del Bus, creando un nuovo ramo per portare la linea Konnex. La gestione del nuovo dispositivo può essere programmata via software affinché venga azionato dagli eventi notificati sul bus, siano essi la semplice pressione di un interruttore oppure il superamento della soglia di un parametro misurata da un sensore.


La realizzazione

Come si presentava l’interfaccia di controllo prima dell’intervento Teleco. Un quadro comandi poco tecnologico e poco friendly
La schermata principale del nuovo touch: la supervisione ha coinvolto tutti gli automatismi del veicolo

«Dal 2010 in poi – racconta Raul Fabbri – i sobborghi a nord di Londra sono diventati per noi un po’ una seconda casa, a causa dei numerosi viaggi necessari per mettere a punto il progetto definitivo. Siamo dunque riusciti a realizzare un sistema di automazione basato su bus Konnex capace di:

– Predisporre la misura di tutti i parametri del veicolo, in particolare la carica delle batterie e l’indicazione dei livelli dei serbatoi d’acqua.

– Implementare un sistema di accensione dei carichi elettrici, completo di transistor elettronico ripristinabile e sistema per la dimmerazione delle lampade Led.
– Interfacciare le macchine termiche per regolarne il funzionamento con termostati Konnex.

– Effettuare un controllo completo dell’antenna Teleco Easysat.

– Controllare tutti gli automatismi già presenti nel veicolo come l’apertura degli slideout, le pompe, l’apertura della scala di accesso al motorhome e gli oblò motorizzati.

Infine, abbiamo realizzato un sistema di climatizzazione dell’area cavalli basato sul controllo degli areatori retroazionato da un termostato. Questo non è stato soltanto un semplice esercizio d’interfacciamento; l’integrazione dei dispositivi su un bus condiviso ha permesso la nascita di nuove sinergie fino a ieri impensabili. Non solo, l’impianto installato sul motorhome permette tutta una serie di automatismi che consentono una migliore gestione dell’energia di tutto il veicolo. La misura della tensione della batteria, ad esempio, permette di attivare il contenimento del consumo energetico mediante la disattivazione progressiva dei carichi più dispendiosi, secondo le priorità programmate dal costruttore. Allo stesso tempo è possibile condizionare il funzionamento di alcuni dispositivi in relazione ai dati rilevati dai sensori: l’apertura delle porte può arrestare il funzionamento del climatizzatore, il rilevamento della pioggia predispone la chiusura degli oblò o l’accensione del motore predispone la chiusura della tenda esterna.
Infine, sono stati programmati scenari che predispongono il funzionamento dell’intero veicolo con un singolo comando. Un’altra caratteristica importante di questo sistema è sicuramente quella di poter facilmente modificare l’impianto aggiungendo e sostituendo componenti, programmando nuovi sinottici per ogni nuovo veicolo ideato, consentendo così al produttore di raggiungere una grande versatilità nella configurazione del veicolo. Oggi possiamo dire che la scelta del bus Konnex si è rilevata estremamente affidabile
– conclude Fabbri – e questo ci rende molto fiduciosi per il futuro».

Si ringrazia Teleco per la collaborazione
Tel. 0545 25037 – www.telecogroup.com