Si è tenuto il 26 giugno scorso presso la sede di Ancebologna un importante seminario promosso da SKY Itaia, d’intesa con Ancebologna, per affrontare il tema dell’efficienza delle infrastrutture tecnologiche a servizio dell’edificio e delle abitazioni.

Hanno introdotto i lavori il Direttore di Ancebologna, Carmine Preziosi, l’ing. Mauro Valfredi di SKY Italia e il coordinatore nazionale di CNA installazione e impianti, Alberto Zanellati, moderati da Alfredo Martini dell’ufficio stampa del SAIE di Bologna. 

L’incontro, a cui hanno partecipato operatori del settore edile e delle telecomunicazioni, ha affrontato con decisione il tema cruciale della dotazione tecnologica dei nuovi edifici e di quelli da ristrutturare. 
Al riguardo il direttore Preziosi ha evidenziato l’assoluta esigenza del comparto di abbattere le barriere fisiche e progettuali che ostacolano la diffusione del digitale nelle case italiane e l’esigenza di costruire una filiera completa e cooperante delle competenze, necessarie sia per la nuova costruzione di edifici autenticamente “smart” che per la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente con applicazioni nel campo dell’intrattenimento, della domotica applicata alla sicurezza, all’efficienza energetica, all’automazione nella gestione dell’edificio/ abitazione. 

Carmine Preziosi, Ancebologna, ha proposto di definire un capitolato tipo per la nuova costruzione e la ristrutturazione, condiviso fra costruttori, impiantisti, fornitori di servizi quali, senz’altro, SKY Italia. 

Alfredo Martini, SIAE Bologna, al riguardo ha sottolineato l’importanza del mercato delle ristrutturazioni, che costituiscono in anni di forte crisi, l’unico dato in netta controtendenza, soprattutto se al tema della ristrutturazione si associa quello della qualità complessiva dell’edificio e della sua capacità di offrire all’utente finale tutti i servizi oggi resi disponibili dalla connessione alla rete. Servizi ritenuti irrinunciabili dagli acquirenti “nativi digitali”. 

L’ing. Valfredi, analizzando la storia recente di un’azienda leader nella fornitura di contenuti e servizi come SKY Italia, ha evidenziato la straordinaria accelerazione nella creazione di nuovi servizi in tema di home entertainment che la tecnologia ha reso possibile, trasformando di fatto la vecchia televisione in un servizio on demand. Ma ha anche evidenziato i grandissimi limiti a tale sviluppo imposti da impianti non progettati per consentire all’utente finale l’accesso senza problemi a tali contenuti, sottolineando la necessaria integrazione tra i sistemi di ricezione dei segnali TV e quello broadband per l’accesso ad internet. 
Grande peso è stato dato all’esigenza di progettare impianti ad alta tecnologia/prestazione, gli unici che consentiranno all’utente finale l’accesso a contenuti di sempre più alta qualità, come quelli offerti da SKY Italia, e al riguardo la Struttura Costruttori di SKY Italia, attraverso la propria rete di Tecnici sul territorio, si è resa disponibile da subito al supporto in fase di progettazione, realizzazione e certificazione degli impianti. 
È stato infine Alberto Zanellati a sottolineare l’importanza del recente annuncio del sottosegretario al Ministeri dello sviluppo economico Giacomelli del progetto nazionale Broadband ready col quale il Governo intende rendere obbligatoria la connessione ad alta velocità dei nuovi edifici: «musica per le nostre orecchie», ha dichiarato Zanellati, subito applaudito da tutti i presenti, che nell’importante iniziativa di SKY col progetto di certificazione degli impianti SKY Ready vede il primo “mattone” per la costruzione di una infrastruttura sempre più necessaria allo sviluppo del Paese, evidenziando una singolare convergenza tra azione pubblica e privata. 

Un elemento evidenziato anche dalla presenza all’incontro del direttore del SAIE, Bruno Zavaglia e del presidente di All Digital Smart Building, Paolo Dalla Chiara, il quale ha evidenziato come 70.000 nuove abitazione all’anno (dato 2013 che rappresenta un minimo storico) debitamente cablate e fornite di almeno 4 prese l’una, significano di fatto parecchi milioni di euro di fatturato aggiuntivo per le oltre 6.000 imprese artigiane attive nel settore che già oggi fatturano circa 1 miliardo di euro l’anno; quindi lavoro e nuovi assunti
Obiettivo a cui mira anche il progetto Smart Installer, che verrà lanciato ad ottobre proprio a Bologna in occasione dell’evento Smart Building del SAIE 2014, ovvero la formazione e certificazione di un esperto in grado di supportare sotto il profilo delle TLC sia il progettista che l’utilizzatore finale.