Il sito produttivo di Barco in Norvegia è classificato come ‘Best in Class’ e ‘Center of Excellence’ per i proiettori Barco DLP single-chip. La sua identità si basa sui concetti di QTPC e 3P: ecco di cosa si tratta.

Volume: SIAV_01_17 – Pagine: da 14 a 19

Fredrickstad è una città a sud di Oslo, fondata nel 1567 da Re Federico II di Danimarca e Norvegia; ospita un sito produttivo di Barco che, prima dell’acquisizione, apparteneva a Projection Design. Si distingue dagli altri siti produttivi di Barco, distribuiti a livello globale, per essere riconosciuto come Centro di Eccellenza dei videoproiettori DLP single-chip. La visita al sito produttivo di Barco è stata organizzata da Genesis Technologies che, in qualità di partner, cura la distribuzione europea dei videoproiettori.


La filosofia aziendale


Da sinistra: Win De Vos e Giorgio Boschi di Genesis Technologies; a destra Tim Sinnaeve , CEO di Barco Residential.

L’attaccamento e la fidelizzazione dei dipendenti e collaboratori in questa sede raggiunge livelli elevati; non potrebbe che essere così, visto quanto sono sofisticati i prodotti realizzati. 
Nonostante una buona dose di immaginazione, la sensazione che si percepisce durante la visita è ancora superiore: l’orgoglio di lavorare in questo sito è palpabile, in diversi contesti: dalla reception all’area bar, gratuita per tutti, dall’area tecnica all’R&D. L’area bar, ad esempio, si trasforma anche in area fitness: rapidamente, i dipendenti che partecipano alle sessioni spostano i tavoli per creare lo spazio necessario e organizzare brevi momenti di ginnastica aerobica, durante l’orario di lavoro. Nella pausa pranzo, invece, diventa area ristorante.


Una fase della calibrazione di un videoproiettore, per la messa a punto del firmware di controllo.


Tutto ‘home made’


Il gruppo in visita al sito di Fredrikstad, sito industriale di Barco in Norvegia.

L’aspetto che più risalta nell’organizzazione aziendale è l’autonomia dei processi: ogni singolo step che contraddistingue la progettazione e la fase prototipale viene prodotto, sviluppato e gestito all’interno dell’azienda. In questo modo si raggiunge una prestazione ‘best in class’ che determina la cultura aziendale basata sulla qualità e su una cura dei particolari tipica di un prodotto artigianale high-end. Lo sviluppo di un nuovo videoproiettore inizia con il concept di prodotto e prosegue con la prima release del progetto: per realizzare il primo prototipo e sperimentare con la pratica la fattibilità dell’elaborazione teorica si sfrutta la stampa 3D per produrre ogni singolo elemento: dal case a tutti i particolari meccanici che si possono realizzare con questo efficace strumento. Il vantaggio è duplice: da una parte viene garantita la massima riservatezza sulle soluzioni progettuali ‘top secret’, dall’altro si riducono i tempi di sviluppo perché la produzione ‘in house’ è flessibile nei tempi e nelle modifiche; oltretutto, i costi si contraggono. La professionalità dei collaboratori, in questo caso, fa la differenza: non c’è la necessità di ricorrere a know how esterno perchè è già tutto disponibile nel bagaglio culturale dei profili professionali interni, dalle parti ottiche a quelle meccaniche ed elettroniche.


Produzione, fase di test e calibrazione


Un’installazione presente nella Demo-Room.

Interessante la filosofia sulla quale è nata e cresciuta questa fabbrica: gli acronimi QTPC e 3P sintetizzano i valori sui quali è fondata. QTPS significa: Quality, Timeliness, Performance, Cost, ossia Qualità, Tempestività, Prestazioni, Costi, mentre 3P (Persone, Prodotti e Processi) considera le persone come elemento fondamentale: dalla loro individualità alla coesione del team che genera la qualità di un lavoro di squadra. 
Tornando ai processi produttivi, terminata la fase dello sviluppo prototipale vengono organizzati i processi di produzione industriale. Anche in questo caso ogni componente del videoproiettore viene costruito e assemblato in sede. Dalla realizzazione della mother board, con macchine per montaggio automatico di componenti SMD, all’assemblaggio robotizzato degli array a diodi laser (nei modelli con illuminazione laser). Le fasi di rifinitura e collaudo, manuali, sono gestite con ripetute azioni per verificare la costanza delle prestazioni. È robotizzato anche il magazzino della componentistica: in base all’ordine di lavoro inserito viene raccolto quello che serve in un contenitore dedicato. Numerosi i laboratori specializzati, utilizzati per determinare una maggiore affidabilità: dai test per la forza di gravità alla compatibilità elettromagnetica, dalla valutazione della rumorosità alla tenuta al calore e alla verifica della qualità ottica. 
Infine, la demo room, dove sono installate numerose soluzioni di multi-proiezione; un ambiente che può ospitare, per sessioni di training e presentation, una platea con oltre 40 posti a sedere. 
La visita al sito di Fredrikstad è stata anche l’occasione per incontrare il top management di Barco Residential e intervistare il suo CEO Tim Sinnaeve. Nei prossimi capitoli riportiamo le sue risposte agli argomenti oggetto del confronto.


Tecnologia: la situazione attuale e la prospettiva a breve


Il magazzino è una delle strutture interne al sito dotata di gestione robotizzata.

«Attualmente – inizia la sua analisi Tim Sinnaeve – la maggior parte dell’attenzione è concentrata sul 4K, pronto a diffondersi sul mercato. In questo senso credo che l’evoluzione più significativa per noi sia l’ampliamento delle soluzioni a diverse fasce di prezzo, basate su DLP 4K e posizionate nel mercato hi-hend: quest’anno Barco Residential renderà disponibili diversi nuovi proiettori 4K. La scelta della tecnologia DLP è una scelta di qualità, per garantire le migliori immagini possibili. 
I contenuti 4K iniziano ad essere più disponibili e si sta diffondendo la cultura per comprendere meglio la qualità delle immagini perché l’incremento della risoluzione è soltanto uno degli elementi importanti. Per esempio, numerosi titoli Blu-ray 4K UHD e altri contenuti 4K sono prodotti partendo da master con risoluzione 2K. L’HDR rappresenta un’evoluzione considerevole: mi sento di dire che nei prossimi anni assisteremo ad importanti evoluzioni al riguardo. Parlando di corpo illuminante, il laser si appresta a prendere il controllo del mercato di fascia alta: il Thor 6P di Barco Residential, flagship di gamma, ha definito un nuovo riferimento. Il mercato sta vivendo un momento eccitante, trainato dallo sviluppo di queste tecnologie che determinano davvero numerose opportunità per il lavoro dei custom integrator: il livello di user experience che stanno sviluppando è così elevato che soltanto gli Experience Center possono trasferire la giusta emozione».


Il Mercato attuale e i trend


L’assemblaggio della matrice a diodi laser, per ottenere un grado di precisione più elevato possibile, viene effettuata da un robot.

«Il nostro obiettivo – prosegue Tim Sinnaeve – è il mercato residenziale di fascia alta. Crediamo che a livello globale le opportunità di questo mercato siano ampie, la quantità dei clienti potenziali è vasta: l’obiettivo è parlare con tutti questi soggetti per comunicare a loro il nostro valore; in questo momento crediamo di averne raggiunto solo una piccola parte. Desideriamo entrare in contatto con questi clienti attraverso l’azione del canale rappresentato dai System Integrator, l’unico capace di trasferire la giusta esperienza e la qualità adeguata. E noi dobbiamo fare la nostra parte per far sì che questo accada. Dobbiamo rafforzare il focus sull’eccellente user experience che mettiamo a disposizione dei nostri clienti, ciò richiede una rinnovata attenzione alla qualità e alle prestazioni, in particolare quando il video viene coinvolto. Barco Residential vuole diventare il primo vero marchio di lusso della videoproiezione, con prestazioni senza compromessi e un focus sull’esperienza video totale, integrata in soluzioni architettoniche hi-end. Ciò richiede un’attenzione costante nel trasferire lo stato dell’arte della tecnologia di visualizzazione al mercato residenziale di fascia alta. Barco si trova nella posizione ideale per fare questo: è leader tecnologico nelle applicazioni che richiedono prestazioni fra le più esigenti al mondo, come il Digital Cinema e la Post Produzione. Per completare il percorso sono necessarie partnership e collaborazioni anche con i brand di fascia alta che completano l’esperienza visiva, come i produttori di schermi di proiezione e di diffusione sonora, ma anche un focus su altri elementi, ad esempio: sulla qualità dei contenuti. Infine, è indispensabile curare sempre di più la comunità di architetti e interior designer: l’impianto AV non deve essere percepito come ‘un male necessario’, come spesso accade, ma come un’opportunità per valorizzare l’emozione estetica del contesto. Per questo motivo siamo concentrati anche sulle soluzioni video innovative, come la retroproiezione e il Digital Art».


Forme e Innovazione


I componenti più importanti di un engine ottico DLP: la scheda dove è presente il DMD e la ruota colore.

«Possiamo anche ipotizzare – precisa Tim Sinnaeve – che i proiettori del futuro possano assumere forme diverse, ad esempio separando il corpo illuminante, ma credo che l’interesse maggiore per noi si concentrerà sull’uso innovativo della proiezione. La combinazione di schermi per retro-proiezioni con ottiche ultra-corte e la tecnologia laser con la sua facilità d’uso, l’elevata resa luminosa e la durata eccezionalmente lunga offrono opportunità innovative, molte ancora inesplorate, che rendono possibili ambienti dove l’immagine nasconde tutto. Elementi che aprono a nuove soluzioni video architettoniche come quelle che ho appena citato, dove la forma del proiettore diventa quasi irrilevante: è la ‘forma’ della soluzione architettonica che assume spessore, diventa un’opportunità creativa per architetti e progettisti che possono dar forma i propri ‘canvas digitali’ integrati nei loro progetti. Un altro esempio potrebbe essere l’uso creativo della tecnologia di video mapping. Barco Residential, con queste soluzioni sta anticipando il mercato, per conquistare la leadership».


System Integrator e potenziale del mercato


L’assemblaggio della scheda madre realizzato con macchine per montaggio automatico di componenti SMD.

«Come ho accennato in precedenza – commenta Tim Sinnaeve – crediamo vi sia un potenziale di business enorme in questo mercato, perché le persone facoltose attratte dal lusso sono davvero tante, il numero continua a crescere. Dalle ricerche di mercato sul segmento del lusso emerge che queste persone sono sempre più attratte dalle esperienze, dove il lusso è un elemento protagonista, piuttosto che possedere semplicemente beni di lusso. Le sale Home Theater e le Media Room High End, così come le applicazioni innovative di Digital o New Media Art e High End Gaming rendono bene l’idea di cosa può esprimere questa categoria perché generano esperienze da condividere con amici e famiglia, nella privacy della propria casa. I custom integrator sono una risorsa fondamentale per affrontare questo mercato e per creare soluzioni high end personalizzate su questo target».


System Integrator: le future opportunità


Numerosa la presenza di laboratori specializzati, dedicati ai test per valutare robustezza, compatibilità elettromagnetica, rumorosità, tenuta al calore e verifica della qualità ottica.

«L’azione dei Custom Integrator come ho già accennato prima – precisa Tim Sinnaeve – è determinante per facilitare la trasformazione di queste opportunità in un mercato di successo, attraverso la realizzazione di esperienze uniche. Oggi però, nel nostro segmento specifico, quello di fascia alta, il numero di Custom Integrator che vantano nel loro portfolio clienti facoltosi attratti dal lusso è relativamente basso. Su questo punto l’industria deve lavorare. Diventa fondamentale saper valutare bene il cliente, non solo perché ha dichiarato la sua volontà nell’investire cifre significative per un particolare prodotto o soluzione, ma anche per comprendere a fondo quale esperienza si aspetta da questo investimento. I Custom Integrator che hanno scelto di concentrarsi su questo mercato devono considerare se stessi come ‘tutor’ di esperienze eccezionali, piuttosto che ‘solo’ come venditori e integratori di prodotti. Quindi bisogna acquisire una comprensione più profonda del cliente, l’esperienza che ritiene più cara e che si aspetta di vivere. Un percorso di crescita da compiere nei confronti del loro parco clienti, che li renderà più unici. Naturalmente, e non è cosa facile, bisogna indirizzarsi alle persone giuste. Si arriva così ad un altro elemento importante: la costruzione dei rapporti con le comunità di architetti e interior designer, così influenti nei confronti del cliente finale. L’obiettivo è mettere in condizione un Custom Integrator di essere coinvolto da subito nel progetto, per determinare gli interventi che esaltino il design e la messa in opera della soluzione. Bisogna dimostrare capacità nell’ispirare tutti i professionisti coinvolti dal lato cliente, per creare le condizioni che favoriscono la sperimentazione; per questo motivo gli Experience Centre sono così importanti. Inoltre, il successo genera successo: le esperienze di successo generano riferimento di business autorevoli, così importanti per questo mercato, fonte di ispirazione da utilizzare per le comunicazioni di marketing. Infine, per i Custom Integrator diventa determinante scegliere partner industriali capaci di sviluppare e implementare nei prodotti le tecnologie che determinano le prestazioni più sofisticate, per garantire una User Experience adeguata alle aspettative; bisogna anche dimostrare una profonda conoscenza di prodotti, tecnologie e soluzioni, per progettare e integrare il tutto introducendo profonde innovazioni. Naturalmente, in tutto questo – conclude precisa Tim Sinnaeve – produttori come Barco Residential, distributori partner come Genesis Technologies e associazioni come CEDIA svolgono un ruolo importante nel sostenere i Custom Integrator nel nostro segmento di mercato».


Giorgio Boschi: i nuovi modelli 2017

Alla visita hanno partecipato anche un gruppo di partner di Genesis Technologies, accompagnati da Win De Vos e Giorgio Boschi, responsabile delle attività per il mercato italiano. Abbiamo chiesto a Boschi di commentare le novità di Barco Residential che verranno presentato al mercato nel corso dell’anno. «Attualmente la linea di Barco Residential si suddivide fra i modelli Home Theater e DCI, derivati dai proiettori Barco che si trovano nelle sale cinema commerciali. Questi ultimi, in genere, vengono integrati in un impianto tutto compatibile DCI, cosicchè l’utente possa accedere anche a servizi esclusivi, riservati ad una elite, come alla possibilità di assistere ad anteprime di titoli non ancora distribuiti nelle sale commerciali. Tornando alle novità quest’anno introdurremo due modelli a illuminazione laser, come il Loky, presentato come top di gamma, un proiettore 4K con due array di diodi laser per garantire una luminosità di circa 7mila lumen e il modello più piccolo, Balder, derivato dal Loky, che arriverà verso la metà dell’anno. Entrambi i modelli sono stati sviluppati sulle piattaforme di prodotti professionali Barco: rispettivamente F70 (Balder) e F90 (Loki). Altre novità in fase di avanzato sviluppo saranno dettagliate meglio appena dopo l’estate». 
Prosegue Boschi: «Genesis Technologies, nel frattempo, conferma la strategia già adottata lo scorso anno, muovendosi sul mercato in due direzioni: proponendo le Sale Cinema ICE, sviluppate dalla stessa Genesis, che interpretano il concetto di Sala Cinema Residenziale, una soluzione derivata dalla Sala Cinema commerciale ma contestualizzata in spazi più limitati; l’altra linea è la soluzione ‘su misura’ in funzione delle richieste dei nostri partner, che affianchiamo nella fase progettuale per condividere tutta la nostra esperienza. Ci tengo a sottolineare anche il successo raccolto a ISE, dove abbiamo organizzato la presenza accogliendo i nostri partner, proponendo soluzioni e ospitando interventi dei brand rappresentati: da Control 4 a Origin Acoustic, da Screen Innovation a Barco Residential e a Steinway Lyngdorf. Siamo stati visitati da più di un migliaio di integratori, un successo oltre il prevedibile».