Due versioni, da palo e modulari da anteporre ad amplificatori e centralini TV per tagliare le frequenze dal canale 61 al 69 UHF, ora riservate alla telefonia per l’LTE.

La proposta dei filtri LTE di Laem sfrutta la tecnologica a microcavità per ottenere un’ottima selettività sul taglio a 790 MHz, nel pieno rispetto delle caratteristiche richieste dalla norma CEI 100-7.
Lo scenario che si prospetta con l’avvio dell’LTE, secondo le esperienze dei Paesi dove è già presente, sarà caratterizzato da problemi di interferenza sugli impianti causati, oltre che dalle frequenze usate, dalle elevate potenze in gioco. Fenomeni che si verificheranno soprattutto in prossimità delle stazioni radio base (BTS), con variabili imprevedibili e dinamiche, legate al numero di utenti collegati alla cella e al volume di traffico richiesto.
Inoltre, le variabili da valutare zona per zona, per le molteplici situazioni, saranno numerose e l’installatore dovrà determinare la soluzione ottimale. Questi filtri potranno pertanto essere usati su impianti già esistenti, oltre che in ulteriore aiuto agli amplificatori con filtro LTE a bordo, in situazioni estreme.


I punti di forza

– 100% made in Italy
– Tecnologia Microcavità ad elevato Q
– Perfettamente rispondenti
alla norma CEI 100-7, classe A
– Alta selettività sul taglio a 790 MHz
– Alta attenuazione sulle frequenze
da 791 MHz in poi
– Ottimo adattamento d’impedenza
– Bassa attenuazione sulla banda utile
– Versione da palo
– Contenitore da palo in ABS

A sinistra il modello da palo FNCCLTE; a destra, quello modulare FNCMLTE
Grafico del filtro con riportata la curva del taglio
Grafico e valori del ritardo di gruppo.
Filtri LTE: le attenuazioni