La tecnologia HDBaseT sta riscuotendo un sempre maggiore consenso da parte del mercato. Il numero di prodotti che l’adottano è in costante aumento. Vediamo insieme alcune soluzioni che coinvolgono extender e matrici.

Abbiamo iniziato a descrivere i benefici dello standard HDBaseT un paio d’anni fa, quando la tecnologia è stata presentata.
Ad oggi, la disponibilità di prodotti HDBaseT compatibili comincia ad essere importante. In questo articolo ci occupiamo di soluzioni d’impianto e applicazioni pratiche, specifiche per gli extender e le matrici, con la collaborazione di produttori che hanno sviluppati device compatibili con questa innovativa tecnologia.


La tecnologia

HDBaseT è una tecnologia che permette di collegare sistemi di intrattenimento domestico e dispositivi di telecomunicazioni, grazie a una specifica denominata “5 Play”, ovvero alla capacità di trasferire:
– Video non compresso e audio fino a 10,2 Gbps;
– Ethernet 100BaseT;
– Segnali di controllo;
– Alimentazione fino a 100W; su un unico cavo Cat 5/6/7, dalla lunghezza max di oltre 100 metri.
Progettata per video e audio multi-stream fino a 20 Gbps, HDBaseT può supportare fino a otto flussi e una risoluzione video Full HD 3D e 4K.
Un ulteriore vantaggio risiede nel non richiedere uno specifico cavo o un connettore proprietario, ma di utilizzare i comuni cavi Cat 5/6/7 e connettori RJ-45. Per gli installatori una delle caratteristiche più interessanti della tecnologia HDBaseT è la garanzia di interoperabilità dei vari prodotti, a prescindere dal produttore. Per la parte audio/video/alimentazione, qualsiasi trasmettitore certificato può funzionare con un ricevitore altrettanto certificato, anche se di marca differente.
Per fare un esempio, in un test condotto da Gefen sono stati utilizzati e collegati fra loro prodotti Gefen e Panasonic, che ha definito con la sigla “Digital Link” l’implementazione della tecnologia HDBaseT in alcuni dei propri prodotti. Quello di Panasonic è solo uno dei tanti casi di ‘integrazione’ della tecnologia HDBaseT in prodotti di elettronica di consumo.
Sta vedendo la luce una generazione di prodotti in cui uno dei due elementi tipici dell’extender (trasmettitore o ricevitore) è integrato:
– sorgenti video che ospitano al loro interno un trasmettitore HDBaseT;
– videoproiettori che comprendono un ricevitore HDBaseT;
– apparati di gestione del segnale che integrano ricevitori e/o trasmettitori HDBaseT.
Infine, sulla spinta dei suggerimenti forniti dagli installatori, i membri della HDBaseT Alliance hanno reso disponibile una versione light di questa tecnologia, economicamente più conveniente: la HDBaseT Lite.
Si tratta di una derivazione della HDBaseT ottenuta rimuovendo alcune caratteristiche, al momento poco richieste dal mercato.
A costi più abbordabili rispetto alla HDBaseT, questa derivazione offre sempre video HD e audio, alimentazione e controllo, fino a una distanza massima di 70 metri. Manca quindi la possibilità di trasmettere il segnale Ethernet e si riduce la distanza. Di seguito riportiamo alcune soluzioni di impiego di switcher ed extender con tecnologia HDBaseT, full e light.


8 zone AV, con clima e oscuranti

Lo schema di Key Digital rappresenta la distribuzione di otto sorgenti AV su altrettante zone. Le otto sorgenti HDMI vengono inviate alla matrice KD-HD8x8BT, che riceve dal KD-MC2500 i relativi comandi di controllo e di distribuzione provenienti da ciascuna sorgente. La matrice KD-HD8x8BT integra un extender e rende disponibili i segnali HDMI via Cat 5/6. In ciascuna zona è presente il ricevitore KDCATHD500Rx che riporta in HDMI il segnale distribuito con i cavi di cablaggio strutturato, oltre a convertire i relativi segnali di controllo IR e RS 232. I comandi di controllo del sistema vengono inviati da dispositivi iOS come iPad, iPod o iPhone attraverso la rete Wi-Fi al Master Controller KD-MC2500. Questi comandi gestiscono la matrice KD-HD8x8BT e tutti i device collegati ai ricevitori KD-CATHD500Rx
Questo schema rappresenta una variante dell’installazione mostrata nello schema riportato sopra e mostra come gli stessi componenti di base possano alimentare 8 zone audio indipendenti. L’amplificazione audio viene gestita dal Russound R1250MC che riceve i segnali anche dal Russound DMS-3.1, che effettua lo streaming audio via internet. Inoltre, è prevista la gestione dei sistemi di oscuramento (tendaggi, tapparelle, ecc.) e di climatizzazione

Questa soluzione è stata sviluppata da Key Digital su tre componenti base: la matrice 8×8 KD-HD8x8BT, il Master Controller Compass KD-MC2500 e gli extender HDBaseT KD-CATHD500Rx.
La compatibilità con l’HDBaseT garantisce un’adeguata larghezza di banda e una significativa lunghezza dei cablaggi, in virtù della sofisticata modulazione utilizzata.
Grazie all’HDBaseT vengono utilizzati cavi Cat 5/6 per veicolare i segnali HDMI che comprendono Video, Audio, RS 232 e IR bidirezionali ed Ethernet a 100 Mbps.
Le matrici come l’KD-HD8x8BT utilizzano queste funzionalità e offrono il routing per i segnali HDMI, RS232 e IR.
Per incrementare l’affidabilità, la matrice KD-HD8x8BT garantisce il buffer completo dell’handshake e la decodifica completa del TMDS.
La capacità di buffering e di decodifica HDMI consente di indirizzare indipendentemente i segnali A/V che transitano dalla matrice.


HDBaseT: la versione Lite

Dopo l’ampio successo della tecnologia HDBaseT, il mercato delle installazioni AV ha portato interessanti feedback ai membri dell’alleanza HDBaseT fornendo utili suggerimenti per avvicinare ancora di più la tecnologia stessa alle reali necessità sentite dagli installatori.
I primi prodotti basati su HDBaseT hanno infatti caratteristiche decisamente interessanti (100 m di estensione, convergenza audio/video/ethernet/controllo/alimentazione, assenza di taratura) non sempre, però, strettamente necessarie in un’installazione.
Tutto ciò incide sul costo dei dispositivi HDBaseT che vengono penalizzati rispetto alle altre tecnologie di estensione dei segnali.
Le risposte non sono tardate: a gennaio 2012 Valens Semiconductor, inventore e fornitore dei semiconduttori che implementano la tecnologia HDBaseT, ha annunciato la disponibilità dei nuovi chipset VS010RX e VS010TX che si affiancano agli esistenti VS100RX/TX.
I nuovi chipset offrono la tecnologia HDBaseT-Lite: una derivazione dell’HDBaseT ottenuta semplificando la tecnologia e rimuovendo alcune caratteristiche non sempre richieste dal mercato.
In particolare il chipset VS010 soddisfa le necessità degli installatori che richiedono distanze più brevi e non necessitano dell’integrazione del segnale ethernet sul cavo di collegamento.
L’HDBaseT-Lite è quindi una soluzione complementare alla tecnologia standard HDBaseT e consente la trasmissione su singolo cavo di video e audio, alimentazione e segnali di controllo fino alla distanza massima di 70 metri.
La modularità del chipset VS010, come già avveniva per il VS100, permette poi ai produttori di sfruttare tutte o solo alcune delle potenzialità disponibili.
Per esempio sono disponibili sul mercato extender con diverse combinazioni: – Estensione solo audio/video;
– Estensione audio/video + controllo (in genere un canale infrarosso);
– Estensione audio/video + controllo (IR) + POL (power over link per alimentare il ricevitore tramite il cavo di link).


Extender HDBaseT Lite

Esempio di utilizzo dell’extender Gefen GTB-HDBT-POL. Con il doppio canale IR è possibile controllare il TV da un sistema centralizzato (dal trasmettitore al ricevitore) oppure da una qualsiasi stanza la sorgente posta vicino al trasmettitore (dal ricevitore al trasmettitore)
La figura mostra la soluzione Atlona che sfrutta la versione HDBaseT Lite per inviare un segnale HDMI a 70 metri di distanza utilizzando il trasmettitore HDTX e il ricevitore HDRX

Lo schema della pagina a sinistra mostra il percorso di un segnale HDMI inviato a 70 metri di distanza utilizzando un trasmettitore HDTX e un ricevitore HDRX Atlona a tecnologia HDBaseT Lite. Se venisse utilizzato un normale cavo HDMI, non si potrebbe superare la lunghezza massima di 15 metri. All’ingresso dell’HDTX può essere collegata una qualsiasi sorgente HDMI. Il segnale viene convertito attraverso il trasmettitore HDBaseT interno e inviato, via Cat 6a, ad una distanza massima di 70 metri; viene quindi ricevuto dall’HDRX, dove viene convertito nuovamente in HDMI per essere inviato a un display. La soluzione di Atlona evidenzia, inoltre, la gestione dei segnali TMDS, CEC e HDP durante la conversione dei segnali da HDMI a Cat e viceversa. Anche Gefen con il proprio Toolbox GTB-HDBT-POL propone una soluzione basata sul nuovo chipset Valens VS010 HDBaseT Lite.
Questo extender permette di trasmettere un segnale audio/video HD (fino a1080p) con i relativi controllo IR (bidirezionali) su cavo Cat 6 fino a 70 metri o 60 metri su cavo Cat 5e, senza richiedere l’alimentatore dal lato ricevitore, poiché il trasmettitore alimenta il ricevitore attraverso il cavo di link. Dal lato display l’installazione è quindi ancora più semplice, richiedendo il solo collegamento del cavo link (verso la sorgente) e del cavo HDMI (verso il display). Va sottolineata la versatilità del canale di controllo disponibile sulla connessione HDBaseT o HDBaseT-Lite.
Sono disponibili due canali a infrarosso: dal trasmettitore al ricevitore, per controllare il televisore da un sistema di controllo centralizzato; dal ricevitore al trasmettitore, per controllare dalla stanza la sorgente posta vicino al trasmettitore (ad esempio, in un locale tecnico). La soluzione Gefen offre le seguenti prestazioni:
– supporta le specifiche HDMI (risoluzioni fino a 1080p Full HD, HDCP-compliant, 12-bit Deep Color);
– Audio LPCM 7.1, Dolby TrueHD, Dolby Digital Plus e DTS-HD Master Audio;
– consente il passaggio dei segnali 3D, CEC, Lyp Sync pass-through;
– offre il controllo a distanza dei dispositivi Bi-Directional IR;
– fornisce alimentazione al ricevitore via cavo Cat5e/6.
La tecnologia HDBasetT, infine, sta per essere implementata anche nei videoproiettori e nei televisori. Per questi ultimi, le tecnologie LCD che mirano ad una drastica riduzione dei consumi potrebbero rendere superrflua l’alimentazione di rete perché l’HDBaseT consente di trasportare, con un cavo Cat, fino a 100W di potenza necessaria per l’alimentazione.