Enterprise Hotel sfrutta la proiezione immersiva a 360° e ridisegna il concept della sua sala congressi differenziandosi sul mercato e incrementando significativamente l’interesse dei clienti finali.

L’Enterprise Hotel in Corso Sempione a Milano ha trasformato la sua sala congressi in uno spazio eventi di nuova generazione che ha preso il nome di Room 360°: attraverso l’installazione di 16 videoproiettori Canon XEED WUX6010 con ottiche da 0,80:1 e un sistema adeguato per gestire contenuti, allineamenti ed edge-blending, è stato possibile realizzare una proiezione immersiva a 360° che ha moltiplicato l’interesse dei clienti e consentito a Enterprise Hotel di differenziarsi rispetto all’offerta della concorrenza. Sulle pareti possono essere proiettate a 360° immagini e filmati in grado di avere un altissimo impatto emotivo, specialmente quando i contenuti sono stati studiati e realizzati ad hoc per questo tipo di proiezione, e quando vengono accompagnati da suggestioni sonore altrettanto avvolgenti. Ci raccontano di più Damiano De Crescenzo, Direttore, Enterprise Hotel e Alessandro Serboli, Managing Director, DCG Company (società che ha progettato e realizzato l’installazione e che gestisce contenuti e tecnologia in tempo reale).  


La Sala Congressi dell’Enterprise Hotel: l’ottica dei proiettori Canon XEED WUX6100 mantiene la luminosità al variare della focale, il che significa guadagnare dal 20% al 30% sulla luminosità dell’immagine proiettata

La sfida: distinguersi dalla concorrenza attraverso l’innovazione  

L’obiettivo che ha mosso l’Enterprise Hotel verso il progetto Room 360° (un marchio registrato e brevettato da DCG Company) è stato creare un valore differenziante rispetto a quello che gli altri hotel hanno da offrire. Come spiega De Crescenzo, cercare di imitare ciò che fanno i ‘grandi’ dell’Hotellerie non è una soluzione: «Per questo è necessario anticiparli sul tempo, puntando su soluzioni all’avanguardia che strutture come la nostra possono eseguire in tempi rapidi, per guadagnarsi sul campo un vantaggio competitivo. In questo modo quando i ‘grandi’ dell’Hotellerie si allineano, noi siamo nella posizione di poter già realizzare qualcosa di nuovo». 

Creare un modello alternativo si rivela una mossa più efficace: «La leva – prosegue De Crescenzo – è stata cercare qualcosa di diverso dall’offerta dei concorrenti, qualcosa che loro avrebbero fatto fatica a riproporre. Questo ragionamento ci ha portato all’idea della sala immersiva. Abbiamo pensato che questo tipo di innovazione digitale ci avrebbe consentito di distinguerci», dice De Crescenzo, che quindi aggiunge: «Ci ha aiutato il fatto di essere stati costantemente attenti nel tempo a quello che stava accadendo fuori dal mondo dell’Hotellerie, per captare elementi innovativi che ci avrebbero potuto portare valore. L’Expo di Milano è stata una grande occasione per apprezzare fino in fondo la capacità attrattiva dell’ambiente immersivo». è qui che viene scoperto il lavoro di DCG Company che ha realizzato per il padiglione zero.


I congressi tradizionali sono ormai al tramonto. Con Room 360° abbiamo ora un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza – Damiano De Crescenzo  


L’esigenza di dare nuovo appeal agli spazi destinati ai congressi è d’altra parte diffusa nel mondo dell’Hotellerie; come spiega Damiano De Crescenzo: «I congressi tradizionali sono ormai al tramonto: sono venute a mancare le esigenze di una volta, quando in ufficio in certi casi non si aveva nemmeno la possibilità di offrire bevande di qualità ed era quindi necessario organizzare le riunioni, anche di 20 persone, in albergo. Oggi gli uffici delle grandi aziende sono spesso decentrati, hanno spazi più adeguati e possono accedere a servizi di catering. Sono aumentate le location extra-alberghiere che si sono organizzate per ospitare eventi di vario genere, si sono diffusi i sistemi di videoconferenza e i meeting virtuali». Da qui la necessità di rendere gli spazi dedicati agli eventi qualcosa di eccezionale, capace di distinguersi e di creare emozioniin questo ampio panorama concorrenziale.



La soluzione: proiezione immersiva Canon, video a 360°  

Come spiega Alessandro Serboli, Managing Director di DCG Company, Room 360° (che ricordiamo essere una delle sette sale per la convegnistica di cui è dotato il centro congressi dell’Hotel in grado di accogliere un totale di 400 posti) è stata realizzata attraverso l’installazione di una serie di tecnologie capaci di garantire un sistema stabile e affidabile quotidianamente:

16 proiettori Canon XEED WUX6010 con ottiche da 0,80:1. Ad ogni parete sono stati assegnati 4 proiettori (disallineati sui piani di proiezione orizzontale e verticale per evitare che proiettori adiacenti potessero farsi ombra fra loro). Le staffe di sostegno dei videoproiettori sono ancorate direttamente nella soletta del soffitto dell’albergo;

4 server video, un server ogni quattro proiettori (di cui due, quelli alle estremità, proiettano su due mezze pareti adiacenti e non su una parete intera, per assicurare due effetti immersivi autonomi, quando la sala viene suddivisa in due ambienti indipendenti;

il sistema Watchout per la regia, necessario per apportare le numerose correzioni introdotte dal posizionamento disallineato dei proiettori, per controllare tutti gli edge-blending, per gestire i contenuti (video, immagini, file, ecc.) e supportare i segnali di device esterni (es. un cliente che dal proprio PC vuole visualizzare un file PPT).

I proiettori sono stati collegati con extender HDBaseT e cavi Cat 6 alla sala regia (adiacente a quella immersiva), sfruttando il ricevitore HDBaseT integrato nei videoproiettori Canon XEED WUX6010. Il percorso dei segnali è il seguente: dalla sala regia a livello di controsoffitto tutti i segnali raggiungono i videoproiettori con una doppia linea di cavi Cat 6, la linea dedicata alla trasmissione dei segnali AVC e quella di rete per la comunicazione dati (utilizzata anche per gestire l’accensione e lo spegnimento dei proiettori). Il sistema così configurato è in grado di supportare, come da richiesta di Enterprise Hotel, due scenari: l’utilizzo della sala nella sua totalità (un’area quadrata di 17×17 metri, 350 mq circa, altezza 3,5 metri, capienza 330 persone) oppure la suddivisione della sala in due spazi, per consentire lo svolgimento simultaneo di due eventi immersivi.


Enterprise Hotel offre ai clienti una serie di scenari d’effetto, adatti ad accompagnare i diversi momenti dell’evento

L’entusiasmo dei clienti: un risultato ben oltre le aspettative

 Uno degli elementi di riflessione per Enterprise Hotel è ovviamente stato quello dell’investimento economico: «Su un progetto particolare come questo, non esisteva uno storico sul rischio d’impresa, sul ritorno dell’investimento» dice Damiano De Crescenzo, Direttore, Enterprise Hotel. Per questo sono state fatte molte valutazioni prima di prendere la decisione, ma con tempistiche estremamente contenute: «La rapidità decisionale è un nostro punto di forza: un grande gruppo per approvare un investimento di considerevoli dimensioni ha una trafila burocratica davvero lunga, ci possono volere anni; così si perde il vantaggio competitivo. Noi abbiamo una struttura decisionale snellissima. Abbiamo verificato le potenzialità del progetto e abbiamo deciso di assumerci l’onere del rischio imprenditoriale, supportati dalla ventennale esperienza dei tecnici e dei creativi di DCG Company.  A Expo nel 2015 abbiamo visto all’opera queste soluzioni, l’anno dopo avevamo già approvato il progetto».


La luminosità dell’ottica corta di Canon ci ha consentito di proiettare immagini di ben 6 metri di base. Un punto di forza inimitabile sul mercato – Alessandro Serboli 


De Crescenzo sottolinea la soddisfazione oggi di aver preso quella decisione: «I risultati sono andati oltre le nostre aspettative. Siamo riusciti a diventare attrattivi per segmenti di mercato che prima non ci avrebbero preso in considerazione»; De Crescenzo si riferisce in particolare a una grande casa di moda francese abituata a frequentare solo alberghi extra-lusso che, venuta a sapere di Room 360° si è rivolta all’Enterprise Hotel, attratta dalla possibilità di proporre un evento immersivo. «Siamo davvero felici oggi di aver affrontato l’investimento coraggioso che era necessario all’opera: l’immersività ha avuto molto spazio in Expo, era un trend tecnologico in evidenza; tuttavia andare a declinare questo trend in un servizio dedicato alla convegnistica di un albergo non era banale, siamo stati bravi ad avere questa vision», dice De Crescenzo, che quindi sottolinea come anche all’estero, dove questa metamorfosi verso una hotellerie più innovativa è più rapida, sia difficile trovare una sala immersiva come Room 360°».


Room 360°: la configurazione dell’impianto

Criticità: altezza della sala e omogeneità delle immagini su superfici differenti

L’installazione è stata gestita tenendo in considerazione diverse criticità. «Tra le principali problematiche affrontate quella dell’altezza limitata della sala – spiega Alessandro Serboli – che ha imposto l’utilizzo di proiettori con ottiche corte per evitare che le persone presenti in sala, spesso vicine alle pareti, potessero far ombra sulle proiezioni». La qualità della proiezione era un altro aspetto di fondamentale importanza: «Si tratta in totale di circa 70 metri lineari di proiezioni; bisognava avere una fedeltà cromatica di elevato profilo – chiarisce Alessandro Serboli, che prosegue – L’omogeneità delle immagini doveva essere calibrata con grande attenzione perché la proiezione apparisse istantaneamente su tutta la superficie della sala: qualsiasi variazione di luminosità e di temperatura colore sarebbe stata estremamente visibile». 

Per ottenere questa omogeneità si doveva anche tener conto dell’eterogeneità della superficie di proiezione: «Le pareti della sala non sono uniformi: due sono a gesso, la terza parete è mobile in simil-legno e la quarta è coperta da tende scorrevoli che coprono le uscite di sicurezza». 

La gestione di un simile scenario necessita di software all’avanguardia e tecnologie dalle alte performance: «La scelta di Canon – spiega Alessandro Serboli – è basata sulla qualità e l’affidabilità che offre. La luminosità dell’ottica corta dei proiettori Canon XEED ci ha consentito di proiettare immagini, per ogni proiettore, di ben 6 metri di base. L’ottica di questi proiettori mantiene la luminosità al variare della focale, il che significa guadagnare dal 20% al 30% sulla luminosità dell’immagine proiettata, e la distorsione è ridotta quasi a zero, non viene percepita a occhio nudo». 

Sempre a proposito della scelta di Canon De Crescenzo commenta: «Siamo molto soddisfatti per la qualità colorimetrica dei proiettori Canon, che davvero ci consentono di ottenere un risultato di alto profilo. Sia DCG Company che Canon ci hanno offerto una consulenza di grande valore, motivata e argomentata, e siamo quindi riusciti a individuare le tecnologie più adatte alle nostre esigenze. Da DCG Company abbiamo anche post-progetto un supporto creativo e un rapporto di consulenza costante e immediato, un aspetto per noi fondamentale».


Le sedute di Room 360°  possono essere configurate in vari modi, sempre avvolte dalla proiezione immersiva

Prevendita, installazione e postvendita   

Come racconta Alessandro Serboli, per realizzare l’installazione sono servite due settimane circa, durante il periodo natalizio per evitare ‘fermi sala’: una di lavoro pratico (montaggi e cablaggi), un’altra per calibrare la videoproiezione; «Abbiamo seguito la parte meccanica dell’installazione con i muratori e i cablaggi con gli elettricisti, poi abbiamo iniziato noi con la configurazione dell’impianto». Prima della fase operativa DCG Company ha accompagnato il cliente in una demo room situata in una villa a Vittuone dove è allestita una sala immersiva a 360°, visita utile per toccare con mano l’immersività attorno a cui ruota il progetto. Per quanto riguarda il post-vendita DCG Company offre un supporto per la regia degli eventi importanti e si occupa di produzione video e grafiche adeguate a questo spazio e ad ogni esigenza dei singoli clienti. ■

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