L’installazione di tre lavagne interattive multimediali Vestel da 65” in altrettante sedi Enfapi rientra in un vero e proprio progetto di evoluzione tecnologica dell’istituto.

Attraverso le pagine di Sistemi Integrati ci occupiamo spesso del mondo Educational e sovente facciamo visita ad istituti scolasti, università o centri di formazione, per riportare dei casi di successo di installazioni che facciano capire in che modo questo settore si stia muovendo verso la tecnologia. Come nel caso dell’istituto Enfapi, l’Ente nazionale per la formazione e l’addestramento nell’industria, che di recente ha stilato un progetto di evoluzione tecnologica delle sedi operative, partendo dall’installazione di tre monitor Vestel da 65” in tre diversi istituti. E i motivi di questa scelta li abbiamo chiesti a Guido Caronni, Responsabile Marketing di CI.ERRE, società che ha provveduto all’installazione: «Collaboriamo con Vestel da diverso tempo – ci dice Caronni – e insieme stiamo portando avanti un progetto d’inserimento nelle scuole dei monitor interattivi da 65 pollici. Da tempo oramai, oltre alle LIM, nelle scuole vengono introdotti prodotti come questi. Un mercato in pieno sviluppo, soprattutto nei paesi anglosassoni, nazioni che di solito precedono quanto avverrà nel mercato italiano».


Ammodernamento tecnologico di ogni istituto

«Tutto è partito da una gara di riammodernamento tecnologico degli istituti scolastici – ci confida il Responsabile Marketing di CI.ERRE. Enfapi ha deciso di partecipare e ha guadagnato diritto di allargare il ventaglio dei dispositivi presente nelle loro sedi e, avendo già installato in passato delle lavagne interattive multimediali, i responsabili dell’istituto hanno preferito investire in nuove tecnologie. In modo oculato, dopo uno studio approfondito del settore e dopo aver tracciato le linee guida del cambiamento tecnologico da imprimere agli ambienti scolastici, sono arrivati alla scelta dei dispositivi Vestel e hanno dotato ogni sede dell’istituto di uno dei monitor full HD da 65”».


Alte prestazioni e minimi costi di manutenzione

«La scelta di dotarsi di dispositivi come questi, dunque, non è casuale – prosegue Guido Caronni. Tra le soluzioni proposte dal mercato e messe al vaglio dei responsabili dello stesso istituto Enfapi, la scelta è ricaduta sui monitor interattivi Vestel, perché assicurano una maggiore luminosità al display e consentono dei tempi di installazione ridotti, oltre a garantire un contenimento dei costi di manutenzione. Pensiamo infatti al tempo che bisogna impiegare per installare una lavagna interattiva, unitamente ad un videoproiettore; non solo, a differenza di una LIM installata in un posto fisso dell’aula dove rimarrà per lungo tempo, gli schermi Vestel possono essere tranquillamente spostati da un luogo all’altro dell’istituto. In più, la scheda WiFi integrata e la cornice touchscreen permettono di rendere ancora più immediato il loro utilizzo. Basti pensare che l’unico cavo del quale servirsi per la loro attivazione è semplicemente quello dell’alimentazione. Noti per la produzione altamente tecnologica di schemi, Vestel ha appositamente progettato un dispositivo che garantisce le stesse prestazioni di una LIM, migliorandone decisamente la fruizione, in termini di luminosità, installazione, manutenzione, costi, mobilità del dispositivo, ecc.».


Dalle lezioni alle presentazioni

Sono tre le sedi dell’istituto Enfapi dove sono stati collocati i monitor Vestel, e più precisamente in quella di Erba, Lenno e Lurate Caccivio. Proprio in quest’ultima siamo entrati per sentire l’opinione della sua responsabile, Roberta Bignami: «L’inserimento di questo monitor interattivo ha reso le lezioni decisamente più interessanti. Lo usiamo per diverse attività, dall’incontro con le famiglie durante la fase dedicata all’orientamento alle presentazioni organizzate all’interno dell’istituto, passando ovviamente per le lezioni per le quali è stato scelto questo importante strumento. Al momento, nello specifico, il monitor interattivo è spesso chiamato in causa per il corso di specializzazione nel campo dell’automazione industriale».


Facile da usare, comodo da spostare

«Sono molto soddisfatta della scelta – prosegue la responsabile dell’istituto – il monitor offre diverse soluzioni d’uso e risulta facile da utilizzare. Non solo, la possibilità di spostare uno schermo di queste dimensioni da un’aula all’altra con estrema semplicità, è un vantaggio notevole. Montato su un carrello, bastano al massimo due persone per il suo trasferimento. Un plus che ci consente di utilizzare questo dispositivo in diversi ambienti: laboratorio di meccanica, di informatica, nella sala conferenze, ecc. E non ci sono cavi ad intralciare gli spostamenti, perché l’unico cavo che gli occorre per il suo funzionamento e che dà il via ai collegamenti con il mondo esterno è quello dell’alimentazione. Infatti, come un vero e proprio computer, è dotato di scheda WiFi integrata che consente l’accesso ad internet e la comunicazione con la rete».


Al pari di un computer dal grande schermo

«La usano i docenti e anche i ragazzi – conclude Roberta Bignami. Come per un pc, infatti, gli studenti possono inserire delle chiavette usb e caricare i propri lavori, presentazioni in power point, contenuti audio video, ecc., oltre ad utilizzare i programmi come se stessero gestendo il proprio computer. Molto spesso viene usata la modalità touchscreen, ma ci sono occasioni in cui è preferibile l’utilizzo di mouse e tastiera per alcune funzionalità che con la sola modalità touch risulterebbero complesse. Come capitato per le attività dedicate settore tessile, occasione durante la quale si è reso necessario l’utilizzo di Photoshop per alcuni ritocchi grafici».

Si ringraziano per la collaborazione:

Guido Caronni – www.cierre.it
Roberta Bignami – www.enfapicomo.com