Oltre 120 campi fotovoltaici, costantemente controllati e monitorati. Tra i servizi di connettività, le soluzioni Open Sky garantiscono la connessione alla rete24/7, anche in aree decentrate in casi di blackout dei sistemi di connessione previsti.

Quando si parla di sicurezza, monitoraggio, controllo da remoto, raccolta dati, molto spesso ci vengono in mente impianti che coinvolgono abitazioni, attività commerciali, realtà aziendali o addirittura centri di pubblico passaggio come potrebbe esserlo una stazione ferroviaria o un aeroporto. L’articolo che andremo a sviluppare, invece, ci porta dritto nel mondo delle energie rinnovabili e ripercorre l’installazione di successo realizzata in oltre 120 campi fotovoltaici, all’interno dei quali sono state adottate le soluzioni satellitari Open Sky. Nello specifico, descrive il sistema di connettività, controllo e monitoraggio, installato nelle aree designate alla produzione di energia elettrica da irraggiamento solare. Un impianto tanto sofisticato quanto efficace, che restituisce sicurezza ad ogni singolo campo fotovoltaico e garantisce un quadro costante sul fronte della produzione e dei consumi. Per delineare al meglio la progettazione sviluppata e raccogliere una descrizione dei dispositivi impiegati, abbiamo chiamato in causa una delle società di sicurezza che opera sul territorio nazionale da lungo tempo: Security Trust. A guidarci in questo percorso, due figure di spicco della società: l’ingegnere Stefano Belussi e l’ingegnere Davide Forzati.


Monitoraggio di un campo fotovoltaico

Il campo fotovoltaico è dotato di un doppio sistema di connessione ad internet e si avvale di un backup satellitare da chiamare in causa nel momento in cui viene a mancare la connettività principale.

Da anni installiamo centrali d’intrusione e apparati di videoregistrazione digitali – ci dice subito l’ingegner Belussi. Tramite connettività siamo in grado di gestire ogni tipo di segnalazione d’allarme, oltre a fornire un backup puntuale dell’impianto. Nel caso che andiamo ad analizzare, parliamo di impianti fotovoltaici di grossa portata, dislocati tra Puglia, Campania e Sicilia, che necessitano di un controllo meticoloso dell’area, di un servizio di pronto intervento, del recupero dei dati giornalieri di produzione, oltre alla segnalazione di eventuali anomalie dell’impianto. Riuscire, infatti, ad evidenziare in tempo reale un’irregolarità significa scongiurare una mancata produzione che si traduce inevitabilmente in un danno economico”. Ma andiamo con ordine, partiamo dalle battute iniziali per calarci nella realtà di un impianto di questo tipo che useremo a modello per tutti i 120 installati nel Sud Italia da Security Trust e che hanno visto il coinvolgimento della tecnologia Open Sky.


Servizio garantito di connettività

Ogni campo fotovoltaico viene ispezionato 24 ore su 24, con dei sistemi di controllo incrociati. Tutte le immagini prodotte dalle telecamere di controllo vengono registrate.

L’installazione di un impianto di questo tipo va progettata in modo attento e preciso – continua l’ingegnere Stefano Belussi. Parte tutto da un sopralluogo iniziale fatto per capire dove e come è collocata l’area di destinazione, qual è la sua estensione e quali potrebbero essere le problematiche da superare. Da una prima ispezione, inoltre, ci rendiamo conto qual è la soluzione ideale e quali i dispositivi da scegliere per mettere in sicurezza il campo. Parliamo di aree dalle estensioni elevate, per le quali vengono studiate delle protezioni perimetrali sofisticate”. Gli fa eco Davide Forzati: “Uno dei nostri compiti principali nelle aree di intervento è stato quello di fornire al cliente un servizio garantito di connettività. Sono diverse le tipologie di collegamento messe in pista, a partire dal sistema principale: l’RSDL. Si tratta di collegamenti alla rete mediante ponti radio DSL. Questo tipo di connettività garantisce un collegamento con banda bidirezionale e consente di beneficiare della stessa velocità di trasmissione dati in download ed in upload”.


Dalla soluzione di doppia connessione ad internet…

Ad un’altezza non inferiore ai 3,5 metri, vengono installate delle telecamere analogiche di controllo dotate di collegamento IP, che inviano costantemente le immagini alla centrale di controllo.

Per evitare di incappare in un segnale poco soddisfacente o addirittura assente, nel caso di situazioni in cui non si riesce ad aver la copertura RDSL, siamo ricorsi a una soluzione di collegamento satellitare – continua l’Ingegnere Forzati. Una doppia connessione ad internet che restituisce continuità al servizio, indipendentemente dalla posizione geografica. La filosofia d’impianto adottata, dunque, è stata speculare, con l’installazione di un doppio sistema di gestione. Si parla della distribuzione di pannelli fotovoltaici su aree di estensioni diverse, per impianti che vanno dai 500 Kw ai 10 megawatt. In contesti di questa portata, il collegamento alla rete è fondamentale. E in questo caso, la soluzione satellitare Open Sky è risultata ottimale per scongiurare tutte le problematiche legate all’assenza di collegamento. Pertanto, in situazioni che presentano criticità, abbiamo adottato un sistema di connettività primaria alla quale abbiamo affiancato i servizi Open Sky, installandone il kit satellitare. Con un doppio sistema di connessione ad internet così strutturato, l’impianto si avvale di un backup satellitare da chiamare in causa nel momento in cui viene a mancare la connettività principale. Ciò permette alla centrale operativa di ricevere sempre gli eventuali segnali di allarme, facendo scattare il pronto intervento in tempo reale. Non solo, il servizio consente al cliente di sfruttare la stessa connettività anche per veicolare tutte le altre informazioni di produzione”.


…all’impianto full satellite

Una delle peculiarità offerte dal satellite, e ben adottata dalle soluzioni Open Sky, è quella di raggiungere tutte le aree geografiche, anche le più decentrate, e garantirne la connettività senza problema alcuno. Dalle Alpi allo Stretto, isole comprese, dunque, Open Sky può coprire con i suoi servizi il 100% del territorio nazionale. Lo conferma lo stesso Ingegner Belussi: “Ci sono decine di siti dove non è stato possibile adottare la copertura RDSL. In quel caso, abbiamo adottato il satellite come soluzione unica di connettività, richiedendo ad Open Sky un profilo di connessione che ci permette di avere più banda a disposizione”.


Lavoro di squadra

Grazie al sistema satellitare, il campo fotovoltaico è sempre sotto copertura di rete, anche nelle zone più impervie.

Per l’installazione del kit satellitare, solitamente alla nostra squadra si affianca quella di Open Sky – riprende l’ingegnere Davide Forzati. Come per la nostra società, Open Sky opera con dei professionisti su tutto il territorio nazionale, intervenendo in modo tempestivo per qualsiasi necessità. Una volta individuato il sito dove vanno realizzati gli impianti, infatti, ci si coordina per procedere con le operazioni di installazione e connettività. Non solo, proprio per la tipologia di servizio offerto, una volta che l’antennista collega il tutto, i tecnici Open Sky collegati da remoto direttamente dalla centrale operativa eseguono le verifiche del caso che permettono di tarare al meglio l’impianto. Naturalmente, la parabola viene installata in una posizione ottimale strategica in modo tale che nessuno possa sabotarla. Successivamente, subentriamo noi e installiamo il nostro router per gestire in modo adeguato il canale satellitare. Questo tipo di collegamento garantisce un filo diretto con l’impianto, sia dal punto di vista della sicurezza che sul fronte dei consumi. Siamo in grado di monitorare la produzione di ogni singolo pannello e verificare in tempo reale le condizioni dell’impianto”.


Triplice ridondanza

Se è vero che le soluzioni Open Sky garantiscono la connessione in caso di assenza di collegamento primario, ci sono dei campi fotovoltaici per i quali è stata prevista addirittura una triplice ridondanza dell’impianto. Ce lo spiega in breve Davide Forzati: “Si è parlato di doppia soluzione di connettività come condizione sufficiente a garantire sempre la connessione ad internet, ma non basta. I nostri sistemi, infatti, prevedono comunque un backup costante dei dati anche nel caso in cui dovesse verificarsi un blackout generale di tutti gli impianti di connessione. Per tale ragione ogni campo fotovoltaico è dotato di una periferia in grado di mandare una segnalazione tramite GSM, che interviene nel caso dovesse perdersi la connessione su entrambi i vettori”.


Sicurezza in rete

Ogni campo fotovoltaico viene ispezionato 24 ore su 24, con dei sistemi di controllo incrociati. Ai punti estremi del campo, ad un’altezza non inferiore ai 4 metri, vengono installate delle telecamere analogiche di controllo che inquadrano tutto lo spettro dell’area interessata, coprendolo per una distanza di oltre 50 metri. Le telecamere, dotate di collegamento IP, inviano costantemente le immagini ad una centrale di controllo, dove vengono videoregistrate. Al controllo video, viene affiancato un sistema di rilevazione perimetrale che si basa su un impianto a barriera a micro-onda, con trasmettitore e ricevitore. Un principio fisico rileva un’anomalia al variare del fascio di micro-onde, registrandone una momentanea interruzione. Il flusso discontinuo intercettato da parte del ricevitore fa scattare l’allarme in tempo reale in centrale. Inoltre, gli impianti sono dotati di un sistema integrato installato nell’immediato sottosuolo, strutturato con dei tubi sensibili pieni di liquido che, attraverso degli analizzatori dotati di sensori a membrana, rilevano la pressione del fluido all’interno dei due tubi stessi. Naturalmente, al variare della pressione, viene registrato un valore differenziale che tende ad andare oltre il range stabilito, facendo di conseguenza generare un allarme. Quest’ultima soluzione protegge le recinzioni e ne rileva qualunque scavalcamento.


Conclusioni

di attività redditizie che necessitano di un monitoraggio da remoto – conclude l’Ingegnere Stefano Belussi. In questi casi, la soluzione satellitare è quella che ci permette di superare ogni ostacolo legato alla collocazione geografica. Non a caso l’abbiamo adottata per ben 120 impianti di grande portata”.

Si ringraziano per la collaborazione:
Stefano Belussi e Davide Forzati – www.securitytrust.it
Open Sky – www.open-sky.it