Si affaccia una novità nel mondo dell’impiantistica radiotelevisiva, il dCSS, acronimo di digital Channel Stacking Switch, rappresenta un’evoluzione dell’SCR, del quale è totalmente retrocompatibile.

La soluzione dCSS offre un vantaggio che verrà apprezzato anche dagli amministratori oltre che dagli installatori: i condomini sono sempre stati avari di canaline dedicate ai cavi e spazi predisposti all’impianto di ricezione DTT/SAT; spesso si è dovuto rinunciare all’evoluzione dell’impianto perché non c’era spazio sufficiente. Invece, implementando il dCSS è possibile ricevere con lo stesso cablaggio molto di più, una buona notizia e un’opportunità d lavoro per tutti. 

E’ importante sottolineare che la tecnologia dCSS è a prova di futuro; quindi, un impianto di ricezione satellitare basato su dCSS manterrà, a lungo nel tempo, valore e punti di forza. 

Il dCSS, però, promette molto di più, in funzione della configurazione d’impianto: infatti, può supportare fino a 32 frequenze sul singolo cavo coassiale. Un’opportunità di lavoro reale e concreta, per due motivi: l’adeguamento degli impianti di ricezione obsoleti e la possibilità di realizzare nuovi impianti dove prima non era possibile per la mancanza di spazio. 
Le principali soluzioni dCSS possono essere declinate in quattro tipologie: 

– LNB 1:1. Si tratta di impianti di ricezione singoli, per i quali l’adeguamento richiede la sola sostituzione dell’LNB; 

– Multiswitch 1:1 e 1:N. Nelle soluzioni condominiali dove è presente un impianto centralizzato a MSW in cascata è necessario sostituire solo il MSW con un modello dCSS compatibile; 

– Distribuzione in fibra ottica con LNB ottico e convertitore ottico elettrico. In questo caso bisogna sostituire solo il convertitore ottico-elettrico; 

– Impianti con centrali IF-IF. Dovrà essere sostituito l’LNB oppure installata una centralina dCSS che prenderanno il posto della centrale IF-IF obsoleta. 


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