Garantisce una qualità colorimetrica di alto profilo e una risoluzione di 4096×2400 pixel, adeguata sia per applicazioni video che IT. Fra i mercati d’elezione abbiamo la simulazione, l’imaging medicale e l’ingegneria.

Canon si presenta al mercato dei proiettori 4K con un prodotto che possiede caratteristiche importanti. La prima è la risoluzione, pari a 4096 x 2400 pixel: un formato superiore al classico 4K cinematografico o all’UltraHD-4K televisivo: la risoluzione orizzontale, infatti, pari a 2400 pixel soddisfa anche le applicazioni tipiche dei mercati IT. Ciò significa che il pannello LCoS, con tecnologia a cristalli liquidi riflessiva, ben più sofisticata e performante di quella trasmissiva, è in grado di gestire qualsiasi profilo di risoluzione. Ricordiamo che la tecnologia riflessiva consente di evitare la dispersione della luce e di avere un pixel molto più definito, con l’immagine esente dal cosiddetto effetto zanzariera. L’altro aspetto fondamentale è che la risoluzione è nativa: il pannello genera l’immagine pixel per pixel, senza ricorrere a interpolazioni o altre tecniche di moltiplicazione dei pixel.




La qualità


Tutto digitale il pannello delle prese di collegamento: sono disponibili ben 4 DVI-D, 2 HDMI 1.4, le prese di controllo RS-232 e LAN, con l’USB per la manutenzione. Le tre prese jack da 3,5 mm riferiscono alle seguenti funzioni: Audio IN/ OUT e Remote, per collegare un telecomando a filo. Più sotto, l’immancabile set di tasti per il controllo locale del proiettore.

Le prestazioni del nuovo XEED 4K500ST derivano da un insieme di elementi qualitativi che distinguono i proiettori Canon da altri disponibili sul mercato. 
Innanzitutto l’ottica, per la quale Canon è riconosciuta leader mondiale, che vanta una luminosità e una precisione (distorsione dello 0,12%) davvero elevati; aspetti che vengono maggiormente percepiti in questo modello, dove la risoluzione richiede prestazioni superiori rispetto ai modelli HD perché ogni minimo dettagli viene proiettato con maggior chiarezza. 
Proseguendo, abbiamo la gestione digitale delle immagini, altro caposaldo della leadership di Canon. Maggiore è la risoluzione e più sofisticata diventa l’elaborazione delle immagini da proiettare, soprattutto in questo caso dove la compatibilità con i diversi profili di risoluzione è molto ampia. Per ultimo, ma più importante, il pannello LCoS accreditato di una qualità colorimetrica e di un rapporto di contrasto adeguato alle applicazioni sofisticate del mondo grafico, fotografico e della simulazione.


Il più compatto della categoria

Sorprende che lo XEED 4K500ST, capace di sviluppare 5mila lumen di luminosità abbia ‘soltanto’ una lampada da 400 W e un peso di soli 17 kg, due elementi che lo rendono il più compatto e leggero presente sul mercato. 
Se da un lato tutto ciò determina un’efficienza energetica da primato, dall’altro significa che l’engine ottico AISYS, sviluppato da Canon, rappresenta un altro importante punto di forza di questo prodotto. Un punto di forza che evidenzia la superiore capacità del produttore giapponese nel gestire la risorsa luce: tradotto in numeri significa che la luce durante il percorso ottico subisce un’attenuazione fino al 40% in meno rispetto a modelli concorrenti. 
Anche l’obiettivo di questo proiettore è nuovo, contraddistinto da un bollino rosso come le ottiche fotografiche Canon di fascia alta; il valore F della luminosità è 2,6 costante su tutta la focale (17,2 ÷ 22,3) e il rapporto di tiro è pari a 1.02÷1.32:1, quindi di tipo short throw, capace di proiettare immagini di grandi dimensioni a distanze ravvicinate dallo schermo. Inoltre, sono presenti lo shift verticale dell’ottica esteso a ±60%.


Curved surface projection technology

La funzione di edge blending è integrata, con una caratteristica che la rende migliore: tipicamente durante la calibrazione viene privilegiata la mesa a fuoco al centro allo schermo (ossia il punto che cattura maggiore attenzione). Questo implica, però, un allineamento meno preciso ai bordi che, nel caso di una proiezione edge-blending, diventano il centro dello schermo. Per questo motivo è possibile scegliere 9 punti dello schermo sui quali effettuare la calibrazione micrometrica e regolare i sub-pixel, in modalità elettronica, a step di 0,1 pixel, per abbinare perfettamente le due immagini. 
Questo proiettore è capace di effettuare la messa a fuoco ottica su superfici curve; una funzione ottica (e non elettronica) particolarmente sofisticata perché si basa su due parametri focali: fuoco generale e fuoco marginal. Nella sostanza è possibile regolare il fuoco dell’obiettivo in maniera indipendente al centro e ai bordi dello schermo, una caratteristica che nella calibrazione su superfici curve fa la differenza.


Ottica a fissaggio meccanico

Per ambienti di simulazioni, che generano vibrazioni particolarmente accentuate, è possibile fissare l’ottica meccanicamente (con delle viti). Nel caso il proiettore venga sottoposto ad una decelerazione di 3,5 g, con altri modelli l’ottica inevitabilmente si sposta di qualche decina di pixel; questo spostamento, grazie al fissaggio meccanico, nello XEED 4K500ST viene completamente annullato. Inoltre, è stato integrato l’iris meccanico, utile anche per diminuire anche la luminosità dell’ottica ottenendo in cambio un aumento della profondità di campo, per aumentare il piano ideale di messa a fuoco; questo elemento tornerà utile anche nella proiezione su superfici curve. 
Infine, la modalità DICOM (base blu e bianca) per la proiezione fedele di immagini medicali durante sessioni di formazione e congressi.