Lo standard che rende interoperabili i sistemi audio wireless ha definito i requisiti e il set di caratteristiche per una soluzione multi-room di alta qualità, a basso costo. Semplificato il set up audio.

Al CEDIA Expo 2014 l’associazione WiSA (Wireless Speaker and Audio), gruppo composto da oltre 30 aziende impegnate nello sviluppo dello standard per il collegamento wireless fra diffusori amplificati e sorgenti audio, ha annunciato la disponibilità di un sistema multi-zona a basso costo disponibile come soluzione integrata, in grado di coprire la distribuzione dei segnali in un ambiente domestico, con una latenza inferiore rispetto ai sistemi Wi-Fi. 

I requisiti multi-zona e il set di caratteristiche sono stati definiti dalle aziende che fanno parte dell’Associazione negli ultimi sei mesi. Le nuove specifiche WiSA per distanze estese e le specifiche di testing consentono una distribuzione audio Hi-Fi multi-zona di elevata affidabilità a 5 GHz, semplificando il set up audio di un sistema home theater. Durante CEDIA Expo, WiSA ha tenuto una serie di dimostrazioni utilizzando i primi prodotti compatibili.


8 zone e 32 diffusori

Le soluzioni WiSA possono supportare diverse configurazioni, fino alla 7.1, e le nuove possibilità multi-zona garantiscono fino a 8 zone separate dotate di un massimo di 32 diffusori, il tutto utilizzando un unico trasmettitore. Va ricordato che i sistemi compatibili WiSA possono distribuire segnali audio non compressi fino a 100 metri in portata ottica o a una distanza fra i 20 e i 40 metri attraverso le pareti. Le avanzate tecnologie di elaborazione dei segnali mantengono i diffusori sincronizzati entro 1 microsecondo, eliminando le fastidiose differenze di fase audio percepibili fra una stanza e l’altra. I prodotti multi-zona compatibili WiSA saranno resi disponibili dalle aziende associate nel corso del prossimo 2015.


Senza interferenze

Il sistema adottato da WiSA è esente da interferenze poiché non utilizza le frequenze già occupate dai segnali Wi-Fi, Bluetooth e da altri sistemi a microonde presenti nelle abitazioni. Le frequenze utilizzate ricadono all’interno della banda senza licenza dei 5 GHz (U-NII) e richiedono procedure di tipo DFS (Dynamic Frequency Selection), tradizionalmente appannaggio delle applicazioni militari e meteorologiche.