A Milano, a ridosso di via Montenapoleone, un videowall 2×3 realizzato con monitor LG da 55 pollici ha preso il posto di un ‘vecchio’ cartellone pubblicitario. Un’installazione elegante e di alta qualità.

Si trova sulla parete esterna di un palazzo affacciato su Via Montenapoleone, adiacente la show room di Bulgari. La porta d’ingresso più frequentata del quadrilatero milanese della moda, così rinomato in tutto il mondo, da considerare Via Montenapoleone un brand. L’installazione, progettata e realizzata da Sangalli Tecnologie per conto di B.S. Urban Adv, è stata realizzata in un’area a elevata pedonabilità, dove l’afflusso di turisti attratti dallo shopping di prestigiosi brand è particolarmente elevato.


Curata nei minimi dettagli

Quando si progetta una postazione fissa che ospita un videowall di queste dimensioni, in una zona così elegante bisogna ragionare, come si dice in gergo, a tutto tondo. Dalle immagini di queste pagine si comprende come la scelta dei materiali e l’esecuzione della struttura sia stata curata nei minimi dettagli oltre che perfettamente integrata alla parete che la ospita così da diventare una naturale appendice. Prima del videowall era presente una superficie per la cartellonistica, che poco aveva da spartire con l’eleganza e la qualità maniacale, di casa in questi luoghi. La tecnologia, infatti, è determinante per garantire quelle prestazioni necessarie per una comunicazione di qualità: l’occhio vuole la sua parte non solo per la qualità delle immagini ma, anche, per l’impeccabile design che le nobilita.


Il videowall

«La scelta del monitor, per soddisfare i desideri del nostro cliente – racconta Dario Sangalli fondatore e presidente di Sangalli Tecnologie – è caduta su un modello di LG davvero performante. Si tratta del monitor 55WV70MS-B, un 55 pollici super narrow bezel, con uno spessore di cornice poco superiore ai 5 mm, bezel to bezel. Abbiamo dovuto curare particolarmente la qualità delle immagini perché questo videowall è posizionato ad altezza uomo: i passanti lo guardano da distanza ravvicinata, non più di due metri. Il fatto, poi, che offra la tecnologia IPS garantisce un angolo di visione molto ampio, adeguato per il nostro obiettivo». Si tratta, ovviamente, di un prodotto professionale, quindi dotato di quelle prestazioni tipiche che consentono un’operatività 24/7, esente da effetti blackening (quelle macchie scure che colpiscono gli schermi LCD esposti alla luce solare) e con tecnologia Shine-Out, che sfrutta la luce incidente per incrementare la luminosità delle immagini”. Il sistema, inoltre, è dotato di controllo automatico della luminosità, utile per mantenere un valore sempre ottimale: un videowall troppo luminoso potrebbe dar fastidio, al contrario una bassa luminosità rischierebbe di farlo passare quasi inosservato. Anche il trattamento antiriflesso, studiato per applicazioni outdoor, rappresenta una caratteristica determinante per il positivo coinvolgimento dei passanti.


La location

«La nostra attività consiste nel digitalizzare gli spazi pubblicitari in outdoor per offrire ai clienti location particolarmente profilate e di alta qualità – ci spiega l’ingegner Alberto Spreafico consulente di B.S. Urban Adv. Abbiamo alle spalle numerose esperienze positive; questa è la più significativa perché la location si trova in una posizione unica al mondo: è la porta d’ingresso al mondo del lusso, via Montenapoleone. Un passaggio obbligato per chi proviene da Corso Matteotti. Pensi che a meno di 10 metri (siamo esattamente nel punto in cui inizia via Montenapoleone) dal videowall inizia una delle strade più famose al mondo, con la showroom di Bulgari. È uno dei vertici, secondo me, più importanti del quadrilatero della moda. Abbiamo proposto gli spazi pubblicitari ai classici brand del lusso che hanno aderito; per farle qualche esempio: Mercedes, Fendi, Audi, Dior, Mini, Tag Heuer Watches, Guerlaine. Ma anche altre aziende come ENI e Enel, interessate ad una comunicazione istituzionale di particolare pregio e immagine ci hanno premiato con la loro presenza. All’estero, installazioni di questo tipo sono all’ordine del giorno; in Italia, invece, stiamo muovendo i primi passi: sono tanti e onerosi i vincoli regolamentari, che si traducono in altrettanti ostacoli. Tutto ciò frena lo sviluppo di questo mercato, un vero peccato».


Qualità, soprattutto

«Le immagini rivestono un ruolo importante – sottolinea Spreafico – e quel luogo, seppure senza particolari lacci sonori, cattura e catapulta immediatamente nel fashion di Milano chiunque si trovi a passare di lì. La scelta di adottare un videowall Full HD ci ha consentito di indirizzare i nostri servizi verso una clientela con esigenze di comunicazione ben precise: che richiede una qualità video elevata, capace di rappresentare al meglio il valore dei prodotti pubblicizzati. Non sono ammesse smagliature, anche le scritte devono apparire perfette e le immagini fluide e luminose. È pur vero che siamo sotto una galleria, ma comunque ci troviamo all’esterno con tutti i fattori negativi che questo comporta. Il videowall ha un formato particolare, 2×3; la risoluzione complessiva è davvero importante e pari a 3840 x 3240 pixel. Quindi strizza l’occhio alla creatività e a nuovi formati di comunicazione. I nostri clienti condividono questa opportunità e realizzano filmati ad hoc. Nel caso la risoluzione sia inferiore a quella complessiva, per elevare l’effetto video utilizziamo sofisticati upscale per aggiungere qualità ai contenuti HD». Conclude l’ingegner Spreafico: «In accordo con il Comune di Milano stiamo mandando in onda filmati che promuovono gli eventi culturali della città: dal Teatro alla Scala al Teatro Verdi, compresi le Mostre di pittura e gli Eventi di respiro internazionale».


La messa in onda

«Il nostro compito è rendere semplice ai clienti la messa in onda dei contenuti, nonostante questa operazione richieda al player un’attività articolata e complessa. Per questo la scelta del player è determinante per il buon esito di tutta l’operazione – conclude Dario Sangalli. L’aggiornamento dei contenuti, la sicurezza del collegamento remoto e la semplicità nel gestire e modificare il palinsesto non possono nascondere insidie. È necessario considerare l’affidabilità sopra ogni cosa, anche a costo di rinunciare a prestazioni così sofisticate che potrebbero pregiudicare il tutto».