Semplice e intuitivo, è disponibile nelle versioni Cloud e One, per installazioni stand-alone. Tre le principali differenze: gestione da remoto, creatività illimitata per i template e gestione live dei feed RSS.

Nei negozi, sempre più di frequente, sono presenti anche i monitor utilizzati per visualizzare info di prodotto, servizi proposti oppure offerte speciali. Un fenomeno, quello del Digital Signage, in evidente crescita e di importanza strategica per un’attività commerciale, che diventa efficiente quando il contenuto proposto è altrettanto efficace. 
La gestione dei contenuti, in effetti, è un punto critico: richiede professionalità specifiche, presuppone un cambio di mentalità nella strategia di comunicazione, esige una politica di marketing più attenta al messaggio ‘in tempo reale’. I punti vendita di ogni dimensione hanno quindi bisogno di strumenti informatici flessibili, intuitivi e semplici da usare per gestire velocemente questi contenuti e intervenire quando necessario per eseguire le modifiche richieste. Il software Business Vision, sviluppato da Toshiba, offre proprio queste caratteristiche ed è disponibile in due versioni One (stand-alone) e Cloud (gestione remota). 
Vediamo quali prestazioni offre.




Locale oppure nel Cloud

Il software Business Vision, che Toshiba offre in modalità abbonamento, è stato sviluppato in due versioni diverse, la cui differenza più evidente consiste nella gestione Cloud dei contenuti visualizzati. In realtà Business Vision Cloud non memorizza i contenuti dei messaggi visualizzati a monitor ‘soltanto’ sul cloud ma replica questi contenuti (e ogni modifica implementata) anche nella memoria del modulo OPS collegato al monitor. Un aspetto, questo, che garantisce una continuità di servizio anche quando si verificano disservizi sulla rete, che rendono indisponibile la connettività internet. 
Inoltre, dovesse verificarsi un’interruzione della rete durante il caricamento di un nuovo contenuto (oppure il suo aggiornamento), i modelli più recenti della gamma Toshiba offrono un sistema di back-up automatico e commutano il caricamento dei contenuti su una sorgente alternativa, ad esempio una chiavetta USB collegata alla relativa porta, per visualizzare un’immagine o un filmato ed evitare che lo schermo del monitor rimanga nero.


La prima operazione da compiere riguarda la definizione del template, ossia della griglia composta da diverse finestre all’interno delle quali visualizzeremo i nostri contenuti.


La gestione dei template

Un’altra differenza importante fra le due versioni del software riguarda la gestione dei template. 
Nella versione One sono disponibili 8 template precaricati, a sviluppo orizzontale o verticale (coerenti con il posizionamento del monitor). La versione Cloud, invece, prevede la possibilità di definire il template in ogni suo dettaglio, nel rispetto del concetto ‘tailor made’ che caratterizza una soluzione integrata di classe superiore. Si può così determinare il numero di finestre e la loro dimensione in pixel, ai quali verranno associati contenuti di vario genere come immagini, filmati, feed RSS, ecc. Una caratteristica, quest’ultima, particolarmente conveniente per negozi strutturati in termini di comunicazione (che hanno la necessità di mantenere la struttura del messaggio affine a quella definita in ambito corporate) o alla ricerca di soluzioni creative specifiche, capaci di evidenziare la propria identità.


Ambiente Android


La programmazione dei canali determina il palinsesto dei contenuti, per indicare ai software su quali monitor dovranno essere visualizzati.

Il software Business Vision di Toshiba, dedicato al digital signage, è stato sviluppato interamente in ambiente Android, un sistema operativo molto scalabile e particolarmente favorito nell’ambito dell’integrazione dei sistemi. Questo punto di forza è importante perché Toshiba ha fatto una scelta strategica: quella di sviluppare un software aperto, in grado di adattarsi e integrarsi con gli altri software utilizzati, quando la soluzione prevede prestazioni custom. Si tratta di una prestazione che software di altri brand non consentono, vuoi per strategia oppure perché sono basati su piattaforme meno flessibili in questo senso, come Windows. 
Per Toshiba, la scelta di Android ha un significato ben preciso, per confermare l’importanza del progetto secondo una visione di prospettiva densa di significati; in buona sostanza, non si tratta ‘soltanto’ di un software sviluppato per soddisfare una specifica esigenza del mercato ma la tappa di un percorso per generare una piattaforma di condivisione con altre applicazioni che vedono Toshiba eccellere in specifici mercati verticali. 
Ad esempio, è ormai disponibile l’integrazione di questo software con i sistemi ‘Toshiba in a box’ e ‘Toshiba VisualStore’ per consentire ai registratori di cassa, dove il produttore giapponese è leader tecnologico di mercato, di sincronizzare le attività promosse all’interno di un punto vendita quando a monitor vengono visualizzate promozioni commerciali.


Contenuti in quattro mosse

L’interfaccia utente è la stessa per entrambe le versioni, a vantaggio di una migrazione che nel tempo potrebbe rendersi necessaria oppure nel caso l’operatore debba produrre contenuti per negozi diversi che adottano l’una o l’altra versione o, ancora, per modifiche il locale dell’ultimora. Anche la possibilità di utilizzare Mouse e Tastiera in locale con un monitor presente in negozio piuttosto che operare in remoto con un PC facilita le procedure da seguire per la produzione dei contenuti. La prima fase riguarda la definizione del template, ossia della griglia composta da diverse finestre all’interno delle quali visualizzeremo i nostri contenuti. 
Quindi si proseguirà con la scelta dei contenuti da visualizzare in ogni finestra: per ogni contenuto come foto, video, testo fisso oppure scorrevole, widget, opzioni Social, link RSS (funzione disponibile soltanto per la versione Cloud) bisognerà effettuare l’upload dall’opzione Programmi del software. È consentita, ovviamente, la rotazione di contenuti diversi all’interno della stessa finestra secondo un intervallo temporale da definire. 
A questo punto sarà necessario indicare la programmazione di Canali e Programmi, indicando su quali monitor (parametro ID) dovrà essere effettuata la visualizzazione dei rispettivi contenuti. 
È possibile definire un amministratore di sistema che accede a tutte le funzioni del software e più utenti con restrizioni di utilizzo.