Oltre 2000 professionisti hanno partecipato alle tappe di Bari, Roma, Ascoli Piceno e Milano. Quasi 700 i crediti erogati. Numeri importanti per l’iniziativa che ha promosso sul territorio i contenuti dello smart building. Prossimo obiettivo: incentivare il percorso formativo rivolto al mondo artigiano degli installatori.

Giovedì 31 marzo si è concluso a Milano nella sede della Regione Lombardia lo Smart Building Roadshow. Dopo le tappe di Bari, Roma e Ascoli Piceno, anche quella milanese è stata salutata da un grande successo di pubblico, con oltre 250 partecipanti, segno che l’interesse per gli argomenti affrontati è altissimo. 

Il Roadshow, voluto dal Comitato Smart Building, che si è costituito come gruppo di filiera in occasione dell’edizione 2015 dell’evento fieristico SAIE Smart Building di Bologna, è stato ideato con l’obiettivo di promuovere i temi della building automation e divulgare i contenuti delle nuove normative nazionali in materia di predisposizione alla ricezione a banda larga del nuovo patrimonio edilizio e di quello ristrutturato, sulla scorta di quanto previsto dalla guida CEI 306/22. 

«Alla luce dei numeri prodotti dal Roadshow – afferma Luca Baldin, coordinatore del Comitato – è senz’altro possibile affermare che oggi, rispetto a soli due mesi fa, c’è maggiore consapevolezza sugli argomenti affrontati e sui doveri e le opportunità connesse ai provvedimenti governativi in materia di infrastrutture tlc verticali. Direi che abbiamo centrato l’obiettivo principale che ci eravamo posti». 

Numeri senz’altro importanti, dal momento che i professionisti coinvolti nelle quattro tappe sono stati oltre 2000, con l’erogazione di crediti formativi a ben 672 di loro, con una maggioranza di ingegneri, architetti e periti, ma con presenze significative anche nel mondo della pubblica amministrazione, degli installatori e degli amministratori di condominio. 

Grande evidenza è stata data alle potenzialità dell’impianto multiservizio e della fibra ottica ed anche a progetti in grado di stimolare il rinnovamento impiantistico nel patrimonio esistente, come quello denominato “Tetti puliti”, promosso da CNA: veicoli fondamentali per stimolare la ripresa economica e il rilancio del settore edilizio in Italia. 

Molto interesse ha sviluppato inoltre l’intervento del notaio Luigi La Gioia che ha sottolineato le responsabilità dei diversi attori chiamati ad applicare la norma e soprattutto le pesanti conseguenze in cui incorre chi non la applica. 
L’ultima tappa del Roadshow è stato preceduto da una riunione del Comitato promotore. Nell’incontro si sono poste le basi per il successivo lavoro, centrato sulla definizione di un processo formativo adeguato per il mondo artigiano chiamato a realizzare i nuovi impianti (il cosiddetto “Smart Installer”). Questo percorso è ritenuto necessario anche alla luce delle intenzioni espresse dal Governo: mettere mano ad una ridefinizione dei profili professionali previsti dal DM 37/2008; incentivare l’azione di stimolo alla creazione di aggregazioni a livello locale in grado di proporsi al mercato in modo concorrenziale; monitorare l’azione della pubblica amministrazione in materia di applicazione delle nuove norme. 

«È doveroso infine – aggiunge Luca Baldin – un ringraziamento ai partner di carattere istituzionale e alle aziende che hanno consentito con il loro supporto e contributo la realizzazione del Roadshow: Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento Comunicazioni, ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), ANAPI(Associazione Nazionale Amministratori Professionisti d’Immobili), CNA Installazione e Impianti, Confartigianato Impianti, ACCA Software, Fait, Fracarro Radioindustrie, Gruppo TES, Open Sky, Sky Italia. Senza dimenticare i media partner che hanno promosso l’iniziativa: Sistemi Integrati e Edilio». 

Gli interventi dei relatori e le altre informazioni sullo Smart Building Roadshow sono disponibili su www.alldigitalexpo.it/roadshow