Uno standard che promuove l’integrazione dei sistemi. Le installazioni di successo sono dell’ordine di milioni. Più di 250 produttori per oltre 10mila dispositivi, omologati per ogni tipo di applicazione.

Capace di aggregare attorno a se non solo aziende legate all’impiantistica elettrica ma anche altre realtà tecnologiche presenti, Konnex si propone come uno strumento d’integrazione per i cinque gli ambiti del sistema casa: illuminotecnica, climatizzazione, multimedialità, automazione e sicurezza.


I fattori trainanti

Il successo di Konnex è legato a due fattori: la reale interoperabilità tra dispositivi prodotti da aziende differenti e la sua affidabilità.
Interoperabilità significa poter installare sul medesimo impianto prodotti provenienti da aziende diverse, con la garanzia che possano lavorare assieme per raggiungere il risultato desiderato.
La possibilità di poter installare, senza difficoltà, prodotti di qualsiasi origine apre il mercato a un sano regime di concorrenza, regolato soltanto dal tradizionale binomio prezzo e prestazioni.
Il proprio investimento supera così le possibili barriere imposte dalla scelta di una particolare tecnologia, limitazioni che obbligano e condizionano nel tempo le scelte, anche quando vi è insoddisfazione.


Affidabilità

Figura 1. Tipico esempio di cablaggio KNX. Il Bus viene collegato ad albero con la possibilità di poter creare nuovi rami, ovunque sia necessario. Ricordiamo che il Bus KNX deve essere alimentato per fornire energia ai moduli collegati. Ad ogni alimentatore installato corrisponderà una linea autonoma, separata dal resto dell’impianto con un accoppiatore. Su ogni linea possono essere installati un massimo di 64 dispositivi

L’affidabilità di Konnex è stata raggiunta inseguendo l’idea che ogni dispositivo installato debba avere al proprio interno tutto ciò che serve per funzionare.
Questo semplice concetto determina che un dispositivo possa smettere di funzionare solo in caso di rottura e senza impedire l’operatività degli altri dispositivi. Interoperabilità e affidabilità vengono ulteriormente garantite dall’obbligo imposto ai produttori associati di certificare presso organismi notificati terzi la compatibilità dei prodotti. A completamento del meccanismo di controllo, le aziende associate devono anche dimostrare la conformità al sistema di gestione della qualità previsto dalle norme ISO9001.


Sistema bus

Konnex è prima di tutto un sistema bus, in pratica un cavo che collega tutti i dispositivi presenti nell’impianto, permettendo di scambiare tra loro informazioni; in particolare viene utilizzato per comunicare ai dispositivi d’attuazione di compiere l’azione desiderata.
Rispetto ad un impianto tradizionale, dove il funzionamento di un componente è semplicemente basato sul controllo dell’erogazione dell’energia da parte di un interruttore, il sistema bus introduce la seguente novità: l’interruttore viene sostituito da un relay che può essere azionato da qualsiasi punto dell’impianto, semplicemente inviando un comando. In questo senso tutti i sistemi bus si assomigliano.
Konnex però utilizza una logica nuova: non ci sono più dispositivi che ordinano azioni, ogni attuatore conosce quello che deve fare e reagisce in funzione delle informazioni che vede transitare sul bus. Per questo si dice che Konnex è un bus a notifica di eventi.
La logica tipica che lega comando e attuatore viene invertita: non è più il comando che ha l’onere di mandare in esecuzione l’attuatore, bensì è l’attuatore che legge le notifiche degli eventi e reagire quando è programmato per farlo. Questo significa che i comandi non vengono più trasmessi sul bus da un mittente a un destinatario (peer to peer), ma in realtà ora esistono semplicemente informazioni che vengono notificate da un mittente a chiunque le voglia leggere. Tutti quelli che sono interessati a leggere quella particolare notifica costituiscono un Gruppo.
Memorizzare in un dispositivo il nome di un Gruppo significa abilitarlo alla lettura e alla scrittura di notifiche che riguardano quel Gruppo. Pertanto il Gruppo può anche essere considerato un destinatario virtuale della comunicazione. La trasmissione avverrà dunque da un mittente (dispositivo fisico) all’indirizzo del gruppo (dispositivi virtuali).
Abbiamo chiamato virtuali i dispositivi appartenenti al Gruppo semplicemente perché il mittente che esegue la comunicazione non li conosce. In altre parole, il termine Indirizzo di Gruppo viene assegnato a un’informazione che si vuole condividere in rete.


La notifica di un comando

Figura 2. Struttura di un Telegramma: l’informazione viene impacchettata a gruppi di 8 bit per essere spedita sul bus in formato seriale

La notifica di un’informazione attraverso l’indirizzo di gruppo offre davvero tanti vantaggi.
Per esempio, è possibile spegnere tutte le luci della casa con un singolo comando: basta definire il Gruppo ‘Spegni tutto’ a cui siano associati i dispositivi della casa e spedire una notifica OFF sul bus da un qualsivoglia comando.
Un’altra cosa molto importante è la seguente: se oltre agli attuatori associamo al nostro gruppo anche tutti i pulsanti, li manterremo sincronizzati al nuovo stato OFF che abbiamo impostato, evitando quel fastidioso ‘click a vuoto’ che capita quando provo ad accendere una luce da un pulsante disallineato.
La notifica si esplica attraverso la spedizione sul bus di un pacchetto dati che prende il nome di telegramma.


I campi del telegramma

La trasmissione è di tipo seriale è avviene ad un baud rate di 9.600 bit al secondo. Senza entrare troppo nel dettaglio, il telegramma è costituito da almeno 5 campi distinti:

– quello iniziale, che definisce la priorità del messaggio;
– il campo con l’indirizzo fisico del mittente all’interno della rete;
– il campo che contiene il nome del gruppo di destinazione;
– il campo principale, riservato al dato che deve essere trasmesso;
– un’area riservata contenente informazioni destinate ad assicurare l’efficienza della trasmissione.


La programmazione

L’elemento più complesso del sistema Konnex è sicuramente la programmazione, da realizzare attraverso l’impiego di un computer. Sul PC vengono dapprima raccolte tutte le informazioni dell’impianto e, successivamente, trasferite ai moduli per determinarne il funzionamento desiderato. Queste operazioni vengono svolte con il software ETS (Engineering Tool Software).
Ogni produttore deve pubblicare sul proprio sito Internet le librerie relative alle informazioni tecniche dei propri dispositivi da poterle caricare sul database di ETS.
In questo modo ogni progettista può accedere alle informazioni sul funzionamento di un particolare componente e organizzarle in funzioni idonee a controllare l’impianto.
I dispositivi Konnex non svolgono una sola funzione bensì possono compiere molte azioni simultaneamente. Ad esempio, un attuatore può disporre di molti relay capaci di essere comandati autonomamente e, analogamente, un termostato può restituire sul bus sia la temperatura a cui è stato programmato sia quella effettivamente misurata nell’ambiente; ma, ancora, una pulsantiera può eseguire molti comandi differenti, a seconda di come viene eseguita la pressione dei suoi tasti.
Il fatto innovativo di Konnex è che le funzioni di un impianto non si acquistano più comprando un dispositivo, ma si ottengono attraverso la capacità di saper sincronizzare tra loro gli oggetti di comunicazione disponibili sui moduli installati. Questo nuovo modo di lavorare ha un impatto straordinario perché sposta la capacità di saper risolvere un problema dal produttore dei dispositivi al progettista/programmatore dell’impianto, qualificando molto la sua professionalità.
La qualità di un impianto non si misura più soltanto dalla bontà dei prodotti che vengono installati, ma soprattutto dalle capacità del suo progettista.

Si ringrazia per il contributo Carlo Orsi di Blucasa Srl. Per informazioni: www.blumotix.it