Le prossime due edizioni 2019 e 2020 saranno organizzate a RAI Amsterdam, dal 2021 invece ISE si sposterà a Barcellona nel quartiere fieristico Gran Via. Mike Blackman raccolta i perché della scelta e cosa dobbiamo aspettarci.



Mike Blackman, Managing Director di Integrated Systems Events

È giunto il momento di cambiare, il percorso di crescita prevede momenti anche di questo tipo; momenti non sempre comodi, che richiedono decisioni importanti. 
Per ISE, cresciuta negli anni così tanto da stupire tutti per essere diventata la fiera più importante al mondo nell’AV, Amsterdam andava ornai stretta; la crescita continua di espositori e visitatori richiedeva uno spazio espositivo ben più ampio di quanto RAI fosse in grado di offrire. Come ha sottolineato Mike Blackman nell’intervista pubblicata nelle pagine che seguono era necessario trovare una struttura capace di garantire tutto lo spazio necessario per sostenere la crescita futura. 
Questa struttura è stata individuata a Barcellona, nel complesso fieristico Gran Via.




L’annuncio durante una conferenza stampa organizzata in una prestigiosa sala nel comune di Barcellona


La sala della conferenza stampa

Alla conferenza stampa erano presenti giornalisti e autorità, con rappresentanti delle Associazioni AVIXA e CEDIA che sono titolari di ISE, in joint venture al 50%. 
Al tavolo dei relatori hanno preso parte: Ada Colau sindaco di Barcellona, Àngels Chacón Ministro degli Affari e della Cultura del governo catalano, David Labuskes CEO di AVIXA, Tabatha O’Connor CEO d CEDIA, Mike Blackman Managing Director di ISE e Constantí Serralonga Direttore Generale di Fira Barcelona. Durante gli interventi sono stati evidenziati tre aspetti principali: 
– l’importanza per Barcellona di ospitare una fiera così importante come ISE, con potenzialità di crescita confermate dal trend del mercato di riferimento; 
– la capacità di Barcellona nell’offrire strutture ricettive e servizi logistici all’avanguardia in Europa; 
– la possibilità per ISE di avere tutto lo spazio che serve per espandersi ancora, contando su una struttura molto evoluta come la Gran Via di Barcellona.


Otto padiglioni disposti su due lati, al centro un corridoio sopraelevato per raggiungerli rapidamente


Mike Blackman (a sinistra) insieme a Constantí Serrallonga (a destra), General Manager di Fira Barcellona

La Fira Barcelona è composta da due strutture diverse fra loro. Gran Via e Montjuïc, quest’ultimo costruito nel 1929 per ospitare l’Esposizione Internazionale, è situato nel centro della città, all’interno del parco di Montjuïc che comprende zone verdi, strutture olimpiche e edifici culturali. È composto da 6 padiglioni per 92mila mq di spazio espositivo coperto e 42mila mq all’aperto. 
Gran Via, dove si terrà ISE, è di recente costruzione, realizzata su un progetto dell’architetto giapponese Toyo Ito, vincitore del premio Pritzker. 
La suddivisione degli spazi nella Gran Via è razionale, progettata per facilitare la visita agli stand nei vari padiglioni, riducendo a minimi termini il tempo e le distanze di camminamento. 
È composta da 8 padiglioni disposti su due lati, per una superficie espositiva lorda di quasi 190mila mq. 
È possibile passare da un padiglione all’altro in due modi: attraverso una camminata sopraelevata con vista su tutti i padiglioni (su questo piano si trovano anche numerosi sale riunioni e spazi per attività di vario genere) oppure nel modo più tradizionale, percorrendo i corridoi dei padiglioni.


Trasporti pubblici, parcheggi, ristoranti e taxi

Il quartiere fieristico Gran Via di Barcellona è servito bene dai trasporti pubblici. Limitando il commento alle linee del metro la fiera è servita da tre linee diverse: due stazioni sono già attive (per le entrate Nord e Sud). Nel primo trimestre del 2019 verrà inaugurata una nuova fermata in corrispondenza della terza entrata (Nord). La struttura ospita 45 ristoranti (gestiti direttamente dalla fiera) e dispone di 4.580 posti auto.


Strutture convegnistiche, sale riunioni e sale training

Il padiglione 8, sviluppato su due piani, ospita il Convention Center Gran Via. Il piano terra, dotato di pannelli insonorizzati, si sviluppa su 14mila mq: lo spazio può essere suddiviso per realizzare fino a 40 sale conferenze da 100 a 2.500 posti. Il primo piano, invece, si estende per 10.500 mq, dedicati all’esposizione e a 30 sale riunioni. Infine, la sala plenaria che può ospitare fino a 3.600 delegati. 
Le sale adiacenti ai padiglioni, di varia metratura, dai 16 mq a qualche centinaia, sono collegate da una passerella coperta e offrono la possibilità di ampliare le aree espositive e di ristorazione (fino a 60.000 mq) e la sala plenaria (fino a 5.600 posti). 
La conferenza stampa di Barcellona alla quale abbiamo partecipato è stata anche l’occasione per intervistare Mike Blackman, Managing Director di ISE. Con Blackman abbiamo approfondito i motivi che hanno indotto l’organizzazione a cambiare struttura fieristica, le riflessioni di percorso e quali novità ci attendono per l’edizione di ISE 2019, che si annuncia come la più grande di sempre.


Cosa vi ha indotto a cambiare la location e spostarvi da Amsterdam RAI?

«Amsterdam per noi di ISE ha rappresentato un bel viaggio, è stato il luogo dove ISE è cresciuta, è diventata l’evento di successo che è oggi. ISE ha raggiunto una dimensione importante e Amsterdam non poteva garantire lo spazio necessario per continuare a crescere. Quindi la scelta non era se rimanere oppure no ad Amsterdam ma in quale città spostarsi. 
Così abbiamo iniziato a chiederci quali città sono dotate di un complesso fieristico con dimensioni tali da sostenere negli anni la crescita di ISE. Non avrebbe avuto senso spostarsi in un luogo poco più grande di RAI se dopo qualche anno avremmo dovuto cambiare di nuovo. Bisognava scegliere il posto definitivo per garantire a ISE di crescere negli anni a venire. Una location abbastanza grande con strutture e servizi adeguati, un aeroporto vicino e una ricezione alberghiera capace di soddisfare le richieste di visitatori e espositori».


Perché ISE a Barcellona? Come avete ragionato per scegliere la nuova location?


La piantina della fiera. Otto padiglioni per un totale di quasi 190 mila mq di superficie espositiva lorda. Tre ingressi: Nord, Est e Sud dotati di una propria fermata metro. La fermata dell’ingresso Nord verrà inaugurata nel primo trimestre 2019

«Abbiamo creato una short list di città che rispondevano a queste caratteristiche e abbiamo sottoposto a espositori e visitatori di ISE un questionario per capire cosa ne pensavano. Ci siamo concentrati su questa domanda: quali sono i fattori importanti da considerare quando si sceglie di partecipare ad una fiera, come visitatore e come espositore. Quali aspetti possono influenzare la decisione, ad esempio la facilità di raggiungere il luogo e la disponibilità di pranzare e cenare nei ristoranti ad un costo ragionevole, quanto è importante l’intrattenimento notturno, ecc. Così abbiamo chiesto loro di esprimere un parere su Amsterdam, Barcellona, Berlino, Londra e Milano, senza specificare che lo facevamo perché avevamo deciso di cambiare sede. 
Tutto ciò è servito per capire quale fosse il pensiero delle persone. Quindi abbiamo raccolto i dati e abbiamo stilato delle classifiche in base agli argomenti. Secondo il parere dei nostri espositori e dei nostri visitatori Barcellona si è sempre posizionata ai primi posti; al primo posto per intrattenimento, logistica e ristoranti».


Quali vantaggi offre Barcellona? Sarà più conveniente di Amsterdam?

«A Barcellona, con il pass per entrare in fiera ISE offrirà a visitatori ed espositori i mezzi pubblici gratuiti, metro e bus. Questo, ad esempio, è un fattore che influenza la scelta di visitare la fiera. Per quanto riguarda il costo dello spazio espositivo ci sarà un taglio significativo sull’aumento dei costi, manterremo il costo stabile nel tempo. I servizi qui a Barcellona sono meno costosi rispetto ad Amsterdam, anche le tariffe degli hotel sono leggermente inferiori. Il livello dei prezzi nel complesso qui a Barcellona è più ragionevole. Prima di annunciare il cambio della sede abbiamo negoziato anche il costo degli hotel per i visitatori, che verranno mantenuti stabili nel tempo con un aumento massimo del 3%, sotto il tasso di inflazione. Abbiamo coinvolto le autorità di Barcellona impegnate per lo sviluppo del turismo che hanno dato la loro disponibilità a collaborare. Il tempo medio di un visitatore a ISE è di 1,9 giorni. Noi vorremmo che le persone si fermassero di più. Questo è un altro aspetto che ha contribuito alla scelta di Barcellona».


ISE a Barcellona sarà diversa dall’ISE di Amsterdam?

«Sarà la stessa fiera, ma con importanti migliorie: avremo a disposizione un layout più regolare e potremo accomodare nella stessa area gli espositori di un segmento di mercato. 
Ad Amsterdam, ad esempio, gli espositori specializzati nell’audio, oppure nelle Unified Communications o ancora nel Digital Signage non si trovano tutti nello stesso posto. Il nostro obiettivo è aumentare la permanenza media dei visitatori ma dobbiamo anche rendere più efficiente la visita alla fiera. Se la loro priorità è visitare subito tutti gli espositori, ad esempio del Digital Signage, devono aver la possibilità di trovarli tutti riuniti in un unico posto, per evitare dispersioni e perdite di tempo. 
A Barcellona lo spazio non manca: potremo disporre meglio gli attuali espositori, e loro avranno la possibilità di scegliere uno spazio più grande, Inoltre, sarà possibile accogliere nuovi espositori».


Quanto sarà veloce raggiungere il complesso fieristico di Barcellona?

«I tempi di spostamento sono simili ad Amsterdam; quindici/venti minuti dall’aeroporto alla fiera, meno di 10 minuti per raggiungere il centro città. Numeri favorevoli se consideriamo che la fiera di Barcellona possiede tre ingressi, ciascuno dotato di una stazione metro: l’aeroporto dista circa 12 km e il centro città solo 3 km.


La prossima edizione di ISE quali novità ci riserverà?

«ISE continuerà a crescere. Sarà un’edizione ancora più grande perché avremo a disposizione un nuovo padiglione e utilizzeremo le nuove strutture dell’Okura Hotel, aperto di recente. Inoltre, è stata appena inaugurata la linea metropolitana diretta che collega RAI al centro città in sette minuti. 
Nel 2020 RAI completerà la costruzione di un nuovo building, proseguendo nel suo processo di espansione; purtroppo, però, la superficie non cresce abbastanza per le nostre esigenze. È nostra intenzione organizzare le prossime due edizioni ad Amsterdam come le migliori mai viste, siamo tutti concentrati su questo obiettivo, poi andremo a Barcellona».


ISE è l’espressione di due mercati: AV Pro e domestico/residenziale. Quali opportunità si possono cogliere da eventuali sinergie?

«A ISE lo spazio dedicato al mercato residenziale è di circa il 20%. In Spagna e UK è attivo un canale distributivo dedicato alle soluzioni residenziali. Nel resto dell’Europa, invece, distributori e integratori lavorano su entrambi i canali perché la dimensione limitata del canale domestico/residenziale non consente alternative. 
L’obiettivo di ISE è mettere nelle migliori condizione i buyer di entrambi i canali, per entrare in contatto con i rispettivi fornitori e lavorare con la massima efficacia. 
Ci sono ambienti che storicamente appartengono al canale AV Pro, come l’hospitality di lusso, i flagship store, le showroom e le board room, ma richiedono competenze tecnologiche e di interior design tipiche del mercato domestico/residenziale: su questo aspetto ci stiamo lavorando perché rappresenta un’opportunità».


Con l’avvento del 5G potranno materializzarsi nuove opportunità per ISE?

«ISE si trova nella condizione ideali per comunicare le innovazioni tecnologiche utili al nostro mercato. Lavoriamo con l’industria del settore per condividere insieme le opportunità da cogliere. Inoltre, da tempo siamo attivi per dare valore alle soluzioni e coinvolgere altre categorie di protagonisti. Il 5G per il nostro mercato rappresenta un’infrastruttura di distribuzione dei contenuti, maggior velocità di trasferimento, sono argomenti di medio periodo che affronteremo qunando gli scenari saranno chiari. A Barcellona, nel 2023, ISE festeggerà l’edizione del ventennale, questa è un’opportunità importante per tutti noi»


Gran Via, Fira Barcellona: un luogo progettato dall’architetto giapponese Toyo Ito, vincitore del premio Pritzker


Pannelli fotovoltaici – I tetti degli edifici che formano il complesso fieristico Gran Via sono ricoperti da 165mila mq di pannelli solari

La Gran Via di Barcellona uno dei luoghi più grandi e moderni d’Europa, progettato dall’architetto giapponese Toyo Ito, vincitore del premio Pritzker. 
Le sue particolari caratteristiche sono l’architettura, la funzionalità e l’impegno per la sostenibilità: sul tetto degli edifici è stato installato uno dei più grandi impianti fotovoltaici presenti in una fiera. 
I suoi otto padiglioni, collegati da una passerella che canalizza il flusso di visitatori, forniscono servizi e logistica all’avanguardia. I servizi di catering, i ristoranti e bar (in totale ben 65) sono gestiti direttamente dalla fiera, che ha preferito non darli in appalto a terzi, nell’ottica di fornire un migliore servizio a visitatori ed espositori.