Per realizzare la nuova infrastruttura di comunicazione interna, il Gruppo Omet ha installato 22 monitor Sharp di diversi formati, da 80 a 32 pollici: per le sale riunione sono stati scelti modelli a risoluzione UltraHD-4K.


Il Gruppo OMET è una realtà imprenditoriale italiana fondata a Lecco nel 1963, organizzata in quattro principali aree di business: 
– progettazione e produzione di macchine da stampa per etichette e packaging; 
– progettazione e produzione di macchine per tissue converting (tovaglioli in carta e altri prodotti monouso); 
– progettazione e costruzione di sistemi di movimentazione; 
– cosmetica. 
Uffici e aree produttive sono distribuiti su un’area molto estesa, in diversi comuni: Lecco, Valmadrera, Molteno e Oggiono. Per rendere più efficace e strutturata la comunicazione interna tra le diverse sedi del gruppo, si è deciso di installare 22 monitor Sharp di diversi formati: 80, 70, 60, 55, 49 e 32 pollici, con i tagli più grandi a risoluzione UltraHD-4K. L’obiettivo è ridurre la ‘distanza’ tra i dipendenti e i siti produttivi per consolidare i valori di gruppo e favorire la condivisione e il coinvolgimento dei lavoratori.


Identità multiforme

«In quasi 55 anni di storia – ci racconta Antonio Bartesaghi, Amministratore Delegato del Gruppo Omet–abbiamo ampliato e moltiplicato l’offerta. Oggi abbiamo una duplice anima industriale: metalmeccanica e cosmetica. Siamo giunti a questa diversificazione gradualmente: nel corso degli anni l’azienda ha sviluppato nuovi settori produttivi sfruttando capacità e conoscenze che il mercato ci ha sempre riconosciuto e applicando la mentalità del prodotto/servizio creato ‘su misura’. Una metodologia affinata negli anni da mio padre e guidata da sue intuizioni. La nostra attività, infatti, nasceva dalla produzione di minuteria metallica; in seguito, grazie all’osservazione costante del mercato mio padre individuò presto nei cuscinetti a sfera un interessante ambito di sviluppo. Tramite la conversione di alcuni macchinari fu poi possibile assecondare la domanda del mercato, per realizzare prodotti complementari e/o sinergici al nostro business d’origine. Così, negli anni ‘80 si arrivò ad espandere l’attività in diversi settori: dalla fabbricazione di macchinari per stampare etichette e imballaggi e per piegare i tovaglioli di carta fino al business cosmetico delle salviettine umidificate in tessuto/non tessuto. La nostra identità multiforme è figlia proprio di questo atteggiamento: recepire le esigenze del mercato per progettare e produrre prodotti personalizzati, ampliare la gamma di quelli esistenti, arrivando a presidiare nuove nicchie. La flessibilità è stata la vera forza dell’azienda: fornire una produzione ‘tailor made’ capace di mettere a fuoco le necessità correnti e soddisfare pienamente i desideri espressi dal mercato».



I benefici del digital signage

«La progressiva espansione dell’attività ha avuto come conseguenza l’apertura di diverse unità produttive dislocate su un’area molto vasta della provincia lecchese: tre sedi sono a Lecco, due a Valmadrera, due a Molteno e poi c’è l’azienda O-PAC, con sede a Oggiono, che si occupa principalmente di cosmesi. Da questo quadro si comprende come sia arduo mantenere una forte identità aziendale, di una grande famiglia unita come siamo abituati a considerarci. Ci siamo presto convinti che il messaggio comunicativo, per essere veicolato con efficacia, aveva bisogno di un’adeguata dotazione tecnologica. La capacità di comunicare, in un’azienda strutturata, è determinante: può creare un coinvolgimento e un entusiasmo diffusi; sentirsi parte di un gruppo è indispensabile anche per la qualità del lavoro. Così è nata l’idea di creare un canale comunicativo diretto per raggiungere tutti i lavoratori nei vari stabilimenti: per tenerli informati sulle attività, sui risultati ottenuti e sugli obiettivi che l’azienda si pone. La comunicazione diventa elemento di coesione strutturale e condivisione interna. A mio parere le persone sono la vera anima di una società. I lavoratori non devono solo saper fare, ma devono anche sapere cosa sta facendo l’azienda e qual è il loro contributo».



Ventidue monitor per il Digital signage

«Con questo intento abbiamo pensato un progetto per integrare il digital signage – prosegue Antonio Bartesaghi. Dopo aver condotto un lavoro di confronto tra le soluzioni disponibili, abbiamo scelto la proposta di BCS Srl. Sono stati installati complessivamente 22 monitor Sharp: 3 a risoluzione UltraHD-4K nelle sale riunioni, 14 nei siti produttivi Omet e 5 presso l’azienda O-PAC. Una soluzione che ci ha permesso di apprezzare come la tecnologia possa realmente favorire la comunicazione tramite un canale diretto. In particolare, è molto funzionale il modo in cui le diverse soluzioni sono state realizzate: i monitor per le sale riunioni dovevano rispondere prima di tutto ad una particolare esigenza per delle attività di rappresentanza – riunioni commerciali, attività formative e videoconference – quindi ci siamo orientati su modelli 4K; gli altri, collocati all’interno degli uffici e dei siti produttivi, hanno la funzione di realizzare una sorta di ponte virtuale tra le sedi del gruppo. La novità è stata apprezzata sia dai lavoratori, sia dai clienti e fornitori che usano la nostra tecnologia per interagire in meeting di varia natura presso la nostra sede. Questi monitor hanno dato vita al progetto che avevamo in mente, e questo ci ha dato una grande soddisfazione».



Strumenti per comunicare

«La nostra collaborazione con il Gruppo Omet è iniziata circa 15 anni fa – ci descrive Antonio Borriello, integratore di BCS Srl, con sede a Erba. Siamo partiti fornendo strumenti di comunicazione e sistemi di videoconferenza. Di recente abbiamo sviluppato questa configurazione, per soddisfare la loro esigenza di comunicazione interna. È stata l’occasione ideale per presentare le soluzioni di Sharp. Siamo partiti da una necessità di semplice ammodernamento delle sale riunioni, per sostituire videoproiettori e televisori divenuti obsoleti. Il progetto doveva concretizzare il loro desiderio di utilizzare supporti digitali per attuare una comunicazione aziendale efficace. Nelle tre sale riunioni utilizzate dalla direzione commerciale abbiamo installato 3 monitor Sharp da 80 e 70 pollici con risoluzione UltraHD-4K e da 60 pollici, Full HD. Tutti questi display vengono utilizzati per videoconferenze, attività commerciali e di formazione. I monitor sono stati installati stand alone, e ogni display è collegato ad un pc tramite click share. Questi dispositivi garantiscono stabilità e rapidità per la condivisione dei contenuti. Altri 14 monitor Sharp di formati differenti – 55, 49 e 32 pollici serie PN-Y – sono stati utilizzati per dar vita al progetto di comunicazione diffusa. I display sono stati installati nei siti produttivi in ambienti comuni – reception, officine, mense, magazzini – e sono collegati tutti in rete. I display sono stati pensati per essere inseriti all’interno delle linee di produzione, per veicolare messaggi sia di natura istituzionale e/o più informale. Inoltre, nella sede di O-Pac sono stati predisposti i lavori per l’installazione di ulteriori 5 monitor Sharp collegati in rete – PN-Y556, PN-Y496, PN-Y326. I contenuti di tutti questi monitor collegati in rete saranno gestiti e creati direttamente dall’azienda: per lo scopo si utilizza la piattaforma HDDS, con player dedicati per la gestione dei contenuti. Rimaniamo sempre un punto di riferimento per tutto il post vendita: siamo strutturati per fornire un servizio help desk – con 15 persone che seguono l’assistenza tecnica».



I pareri

Antonio Bartesaghi 
AD, Gruppo OMET 
Siamo soddisfatti della soluzione costruita intorno ai monitor Sharp: gli strumenti di digital signage accorciano le distanze e consentono di recuperare una dimensione di coesione famigliare 

Antonio Borriello 
Integratore, BCS Srl 
La necessità di trovare mezzi di comunicazione efficaci è un’esigenza sempre più incalzante per le aziende strutturate. La qualità dei monitor Sharp è evidente, anche nei modelli UltraHD-4K 


Per informazioni 
Omet.com 
Bcs.it 
sharp.it