La scelta della configurazione d’impianto e la corretta procedura d’nstallazione per estendere i segnali telefonici all’interno di locali pubblici o privati che riportano una parziale o completa assenza di campo.


Capita sovente di trovarsi in luoghi chiusi o in zone dove il segnale cellulare non è presente o stenta ad arrivare. I grandi edifici e le strutture dotate di mura spesse, a volte attenuano di gran lunga il segnale con conseguenze facilmente immaginabili.

In ambienti dove il cellulare presenta problemi di trasmissione, la continua ricerca di segnale determina una diminuzione dell’autonomia e un consumo più rapido delle batterie, riducendone di conseguenza il ciclo di vita; senza dimenticare che le potenze di trasmissione generate in situazione di continua ricerca del segnale potrebbero nuovere alla salute.

Come risolvere il problema? Quali sono i dispositivi per potenziare correttamente il segnale e migliorare la ricezione in questi luoghi? E come devono essere installati?


I kit d’installazione

Quando il segnale del telefono è criptico o addirittura assente, si può far ricorso ad una serie di kit telefonici, presenti sul mercato, adatti a risolvere le problematiche della ricezione. Questi sistemi, adatti per l’estensione di campo del segnale GSM/ETACS/PCM non sono trasmettitori radio, ma semplicemente kit passivi o attivi. Sono prodotti certificati IMQ, oltre che dal Ministero Poste e Telecomunicazioni, e consentono di portare i segnali dei telefoni cellulari all’interno di locali pubblici o privati, che presentino questo tipo di problema.

I kit telefonici sono composti da:
– Unità interne (derivatori e basi amplificate)
– Unità esterne (amplificatori)
– Alimentatori switching
– Antenne direttive e omnidirezionali

Se all’esterno della struttura è disponibile un buon segnale rilevabile tramite un misuratore di campo, dunque, questo non viene ritrasmesso, ma ‘portato’ all’interno della struttura, così che possa essere ritrovata la stessa intensità presente all’esterno. La conformità dei sistemi deve essere verificata secondo le norme:
– EN 301 489-07 (09-2000)
– EN 301 419-1 (03-2000)
– EN 301 511 V7.0.1 (12-2000)
– EN 60950 : 2000


Una corretta installazione

Ancora oggi, nell’ambito della telefonia cellulare, l’installazione dei dispositivi di gestione del segnale non viene sempre eseguita in modo corretto. Improvvisare un’installazione basandosi su una conoscenza non del tutto approfondita, può senz’altro costituire un problema. Un’errata installazione di questi dispositivi, infatti, può provocare un danno alle celle telefoniche, nonché costituire un esborso monetario soprattutto per chi decide di installare tale impianto.

Per questa ragione, è obbligatorio che l’installatore rilasci una dichiarazione di conformità dell’impianto. Risulta pertanto fondamentale essere qualificati per procedere a questo tipo di lavori, oltre che munirsi di tutti i dispositivi necessari a risolvere il problema come ad esempio, tra gli altri, l’amplificatore specifico con il controllo automatico di spegnimento, evitando così di incorrere in problematiche aggiuntive.

La stessa scelta dei cavi non deve essere presa con leggerezza. Per ottenere prestazioni soddisfacenti è necessario utilizzare un cavo coassiale bassa attenuazione e doppia schermatura. Utilizzando cavi comuni a bassa efficienza di schermatura, infatti, si pregiudica il buon funzionamento del sistema.

Il risultato di un’errata installazione, e a seguito di ripetute segnalazioni da parte degli abbonati, porterebbe in poco tempo il gestore telefonico ad applicare un ripetitore a poca distanza dal punto di segnalazione. Niente di più sbagliato, potendo risolvere il problema in modo più rapido e conforme. Vediamo nel dettaglio qual è la corretta procedura d’installazione.


La configurazione attiva prevede la presenza di elementi come l’amplificatore esterno, la base attiva o passiva; elementi che nelle varie configurazioni possono essere o meno presenti

Schema riferito al kit passivo: un utile impiego lo si ritrova per fornire segnali alle centrali d’allarme con combinatore telefonico cellulare integrato

Il puntamento

I kit telefonici funzionano con gli operatori di telefonia cellulare, a condizione che operino nella banda GSM/PCM/UMTS e che le antenne posizionate sul tetto, se direttive, siano orientate verso la cella corrispondente (ripetitore cellulare), così da ottenere il massimo segnale.
È bene tener presente che le frequenze di lavoro della rete sono a 900/1800/2100 MHz. Esternamente vengono impiegate una coppia di antenne omnidirezionali o direttive, montate su un palo dedicato, per non interferire con eventuali antenne televisive o satellitari (ripetitori cellulari).

All’interno della costruzione, una base amplificata con due antennine a stilo, posizionabile su un tavolo, permette la perfetta ricezione del segnale. Le antenne esterne devono essere montate ad una distanza minima di 1,5 m sulla verticale, con il palo di sostegno che dovrà sporgere dal tetto 3,5 m, per cui la distanza minima della prima antenna dal tetto non potrà essere inferiore a 2 m. Sistemate le antenne, una di queste dovrà essere collegata ad un misuratore di campo, per verificare tutti i segnali ricevuti a 947 MHz (±15 MHz), ruotando il palo a 360°.

Una volta trovate le celle dei vari gestori di rete, bisognerà verificare che tra di loro non ci siano più di 10 dB di differenza, perché se la cella da ricevere avesse un segnale di basso livello rispetto alle altre, sarebbe necessario utilizzare un amplificatore ad alto guadagno e ridurre la banda con un ulteriore filtro, così da non creare problemi sulle altre celle che, a loro volta, peggiorerebbero la qualità del segnale ricevuto dall’utente.

Stabilita la giusta direzione, sarà opportuno verificare che il segnale ricevuto dalle 2 antenne abbia lo stesso livello. Quest’ultimo determina il tipo di kit da utilizzare: a semplice o doppia amplificazione.


Quando l’impianto di estensione dei segnali interessa più piani di un edificio è necessario impiegare derivatori e partitori, secondo uno schema di massima come questo (kit ad alto guadagno)

Gli amplificatori

Le unità interne e l’unità esterna contengono, a seconda del kit, amplificatori a 902 MHz, trasmissione, e 947 MHz, ricezione ±15 MHz) dedicati al segnale trasmesso e ricevuto dal cellulare GSM, 1747 MHz e 1842,5 ±30 MHz)per i PCM e 1950 MHz e 2140 MHz ±30 MHz) per l’UMTS. Ciascun amplificatore ha un guadagno di 30dB. Vengono alimentati a 12V c.c attraverso un alimentatore switching esterno e possono avere due diverse configurazioni, singola e doppia amplificazione.


Una configurazione ancora più complessa prevede l’impiego di amplificatori interni ed esterni (kit ad alto guadagno)

Test finale

Prima di dichiarare come definitivamente chiuse le operazioni di installazione, è sempre opportuno eseguire una verifica finale che ne attesti il corretto funzionamento ed escluda, tra gli altri, che l’impianto non sia affetto da cortocircuiti.
Questa procedura di viene sempre eseguita ai capi delle connessioni RX, come mostrato
in figura, con un misuratore di campo. Vediamo i parametri che possono presentarsi durante il test:
– Livello INSUFFICIENTE < 97dB
– Livello CORRETTO tra i 98 dB e i 114 dB
– Livello ECCESSIVO = 15dB.

Attraverso l’esempio riportato è possibile comprendere cosa succede al segnale. La prima, in alto, rappresenta una soluzione economica; la seconda, in basso, raffigura una corretta irradiazione

Dall’impianto base alla configurazione più complessa

Il principio di funzionamento di un kit telefonico, come detto, prevede l’utilizzo di due coppie di antenne, quelle da fissare all’esterno, per ricevere e trasmettere il segnale catturato, e quelle che vengono posizionate all’interno che a loro volta ricevono il segnale dall’unità esterna e lo trasmettono nell’ambiente.

Un impianto base è in grado di fornire copertura ad ambienti di dimensioni contenute che vanno fino ai 150 mq.
Naturalmente, la distanza varia a seconda della tipologia di abitazione; non dimentichiamo, infatti, che gli ambienti, i locali, i muri, sono parte limitante della trasmissione e della copertura. Per configurazioni un po’ più complesse, come potrebbe esserlo un edificio a più piani, all’interno non basta disporre di una base amplificata, ma è necessario applicare dei derivatori e dei partitori per riuscire a distribuire il segnale su tutte le superfici interessate. Aumentando le necessità, bisogna fare appello a più amplificatori esterni ed interni, come riportato nell’esempio della figura di fianco.


Domande ricorrenti prima di procedere all’installazione

È bene ricordare che per eseguire la corretta installazione dei dispositivi necessari a potenziare il segnale e migliorare la ricezione, bisogna essere muniti della strumentazione per il controllo adeguato del segnale stesso (misuratore di campo). Sono diverse le domande relative all’installazione dei kit telefonici, riportiamo di seguito le più ricorrenti:

Quando scegliere l’antenna omnidirezionale o direttiva a pannello?
Omnidirezionale: quando i segnali dei gestori provengono da direzioni diverse.
Direttiva: quando si intende ottenere il massimo guadagno su un unico punto con tutti i gestori.

Qual è la peculiarità della base con controllo automatico di spegnimento?
L’utilizzo della base C.A.S. consente di evitare emissione di livelli elevati di segnale che causerebbero la desensibilizzazione della stazione radio base e il conseguente disservizio con relative rivalse verso l’installatore.

A cosa serve il filtro equalizzatore GSM?
Se arrivano segnali con alte differenze di livello tra i gestori, è possibile equalizzare tali segnali per massimizzare
il guadagno senza interferire.


Si ringrazia 3B Elettronica per il contributo