Una gamma di 4 modelli adeguati per supportare la distribuzione dei segnali Full HD in impianti TVCC. I modelli si differenziano per attenuazione, efficienza di schermatura e diametro dei conduttori elettrici necessari ad alimentare la telecamera.

La continua evoluzione della qualità video delle immagini ha determinato la necessità di adeguare anche gli impianti di videosorveglianza, più che mai interessati a poter riprendere quei particolari che solo una telecamera HD può osservare. Questo aspetto diventa ancora più determinante nel caso l’impianto utilizzi telecamere PTZ, con zoom ottico di ampia portata oppure quando la telecamera a focale fissa deve monitorare aree piuttosto estese.


La gamma FMC

È composta da quattro modelli, due minicoassiali diametro esterno 7,6 e 8,1 mm e due coassiali, diametri esterno 8,8 e 10,8. Questo diametro si intende comprensivo della coppia di cavi elettrici, color rosso e nero, accoppiati al cavo coassiale per alimentare la telecamera. Il conduttore interno dei cavi coassiali è in rame e il dielettrico è del tipo gas injected. Quest’ultimo, a parità di prestazioni rispetto al dielettrico PE in politene, consente di ridurre il diametro del dielettrico stesso e mantenere inalterate le prestazioni nel tempo. La gamma offre un’efficienza di schermatura che va dalla classe B dei modelli MC2050H (MiniCoax HD + 2×0,50) e MC2075H (MiniCoax HD+2×0,75) alla classe A+ dei modelli HD 108 (HD 108 + 2×0,50) e HD 115 (HD 115 + 2×0,75). Un parametro, quello dell’efficienza di schermatura, da tenere sempre di più in considerazione, sia per le interferenze elettromagnetiche in costante aumento, sia per le stazioni radio base LTE (servizi 4G di telefonia mobile) che potrebbero causare disturbi a quegli impianti non sufficientemente schermati. Le altre caratteristiche dei quattro nuovi modelli sono riportate nella tabella dedicata.


Le prove sul campo

La configurazione di un impianto TVCC analogico ad alta definizione cablato con cavo coassiale. Lo standard di riferimento, HD-SDI, supporta tutti i formati video descritti nell’elenco presente a destra

Lo standard HD-SDI viene adottato per distribuire i segnali ad alta definizione in impianti professionali come la videosorveglianza oppure il broadcast. Il bit-rate, molto elevato, è pari a 1,485Gbps. Con questo standard si possono realizzare connessioni in cavo coassiale su distanze relativamente brevi. In ambito professionale si applica la regola per cui l’attenuazione massima ammessa per il cavo coassiale non deve superare i 20 dB misurati al 50% della frequenza di clock (ossia a 742 MHz) riservandosi, in via preventiva, un 15% di margine. Tuttavia, causa una serie di fattori imponderabili quali, primo fra tutti, le differenze costruttive esistenti fra i vari dispositivi elettronici realizzati da differenti produttori, la prova sul campo può dare esiti completamente inaspettati. I risultati dei testi condotti nei laboratori di Skylink Engineering a Lissone evidenziano differenze importanti fra quanto ipotizzato dal calcolo teorico e quanto riscontrato durante le prove: ciò deve far riflettere. La lunghezza del link di prova è risultata mediamente il 70% maggiore rispetto al calcolo teorico. E’ quindi innegabile che un buon cavo coassiale opportunamente connettorizzato abbia la sua importanza; è però altresì evidente che l’elettronica, dal canto suo, gioca un ruolo fondamentale. La qualità della sorgente video, la corretta digitalizzazione del segnale nonché un’adeguata equalizzazione e gestione del segnale al ricevitore fanno si che l’intero sistema sia configurato in maniera ottimale.