E’ il risultato di un lavoro di squadra che unisce l’efficace attività di Synergie, distributore di Casio, con le prestazioni dei videoproiettori ibridi Laser+Led, evidenti per l’assenza di manutenzione e del cambio lampada.

I videoproiettori sono stati forniti a tre scuole dell’infanzia: Collodi di San Giorgio di Mantova, Andersen di Mottella San Giorgio e Rodari di Tripoli San Giorgio, tutti appartenenti all’Istituto Comprensivo San Giorgio di Mantova.

Alla cerimonia di consegna hanno partecipato anche i bimbi delle scuole materne oltre al Dirigente Scolastico Ugo Zavanella, Damiano Vicovaro sindaco di San Giorgio di Mantova, Elena Franzoni Presidente del Consiglio di Istituto, Antonella Farina Vice Preside e i rappresentanti di Casio e Synergie.


Casio e la didattica

Durante la cerimonia è stato più volte ribadito come la scuola, in questo particolare momento dove la tecnologia impone un’evoluzione della didattica, sia ancora inadeguata di organizzare un’efficace attività di formazione necessaria ad accrescere la professionalità dei docenti.

L’IC San Giorgio di Mantova, però, in questo senso rappresenta una positiva eccezione: grazie al lavoro svolto dal suo Dirigente scolastico Ugo Zavanella e dall’insegnante di lettere Barbara Papazzoni, questa struttura scolastica è all’avanguardia nella didattica che fa uso di tecnologie avanzate.

“I proiettori di Casio li ho visti per la prima volta alcuni anni fa, ad una manifestazione dedicata alla didattica, in Inghilterra – ci racconta il Dirigente Scolastico Ugo Zavanella. Ho immediatamente contattato il distributore Synergie per approfondire la cosa e così è nata una positiva collaborazione e insieme sperimentiamo le soluzioni avanzate”. “Sono anni che collaboriamo – ci racconta Micaela Tagliaferro marketing manager di Synergie. Alle LIM abbiamo aggiunto i proiettori Laser+Led di Casio: questo è il nostro centro di sperimentazione delle tecnologie, il primo inaugurato in Italia. Abbiamo ricevuto importanti feedback dagli insegnanti della scuola: una risorsa importante per sviluppare al meglio le attività con Casio.”

Proesegue Zavanella: “So di ripetere in parte quanto ho già espresso durante la cerimonia – ci spiega Zavanella – ma la scuola italiana troverà la giusta strada solo quando i fondi stanziati saranno dedicati a progetti organici, fondamentali per creare esperienze di successo e non esperimenti deludenti. La passione per la tecnologia mi ha permesso di comprendere quanto fosse utile innovare la didattica tradizionale e di avere sin dall’inizio le idee chiare quando, 4 anni fa, è stato varato dal Ministero il progetto Cl@assi 2.0. Sono stati selezionati 12 istituti in Lombardia, fra cui anche il nostro, e 156 in tutta Italia. Un progetto importante, anche da un punto di vista economico, ma le risorse sono state destinate quasi tutte all’acquisto dell’hardware. E’ subito emerso un problema di aggiornamento professionale da parte dei docenti, però mancavano i fondi per attuarlo e così soltanto gli Istituti che hanno potuto contare su iniziative dei singoli nel loro tempo libero, ne hanno potuto beneficiare. E’ la passione e l’entusiasmo di fare le cose per bene che ci motiva. Abbiamo docenti che hanno investito il loro tempo per crescere professionalmente; ad esempio, la nostra Barbara Papazzoni che ha costruito relazioni personali per mantenersi aggiornata, per pura passione”.

Conclude Zavanella: “Avrei una richiesta da rivolgere al Ministero: gli istituti superiori hanno la fortuna di avere gli assistenti tecnici, al contrario delle scuole medie e dell’infanzia. Da parte nostra, abbiamo creato la Rete dei Comprensivi: i 39 Istituti del nostro comprensorio sono collegati in rete proprio per avere un maggior potere contrattuale, richiedere più assistenti e risorse da destinare ad attività di manutenzione. Alla luce delle nuove tecnologie il Ministero dovrebbe ripensare agli organici: la figura del tecnico prevista alle superiori, lo dovrebbe essere anche alle materne e alle elementari”.

I proiettori ibridi Casio consegnati all’IC San Giorgio di Mantova.
Il Dirigente Scolastico Ugo Zavanella.
La platea con i bimbi delle tre scuole dell’infanzia.
Da sinistra: Adele Mossini con un suo alunno, Ugo Zavanella, Luca Desina di Casio, Damiano Vicovaro sindaco di San Giorgio di Mantova.

La scuola del futuro

Barbara Papazzoni, docente di lettere all’IC San Giorgio, è Apple Distinguished Educator.
Da sinistra: Micaela Tagliaferro e Tomas Carosella di Synergie, con Ugo Zavanella.
L’insegnante Cristina Ligabò riceve il proiettore Casio dal sindaco Damiano Vicovaro.
Ugo Zavanella consegna il proiettore Casio all’insegnante Adele Mossini.

Inoltre, l’IC San Giorgio, in collaborazione con l’architetto Rossella Tonon e una fabbrica di mobili che ha sede nel territorio, ha iniziato uno studio per arredare e organizzare una classe secondo i principi del Feng shui, per stimolare la creatività utilizzando tutti i sensi, secondo i principi dell’antica filosofia cinese yin e yang.

Non è solo la didattica a stimolare l’attenzione e la curiosità degli alunni di qualsiasi età: l’equilibrio e l’armonia si ottengono, per esempio, anche attraverso la disposizione degli elementi d’arredo piuttosto che il ciclo di controllo degli elementi. E’ stato preparato un documento che esprime uno studio preliminare (per scaricare il documenti clicca QUI.)
Sul fronte della didattica, la docente di riferimento del progetto Cl@assi 2.0 all’IT San Giorgio è Barbara Papazzoni. Ha diverse collaborazioni all’attivo dedicate al mondo dell’insegnamento, fra queste è anche ADE, Apple Distinguished Educator, per Apple.

“A livello di consiglio di classe – ci spiega Barbara Papazzoni – abbiamo cercato di puntare molto sull’interattività e ridurre il più possibile la fruizione passiva del supporto didattico che, per definizione, è preconfezionato. Cerchiamo di stimolare gli studenti a ragionare il più possibile senza escludere il libro, che si tratti della versione cartacea oppure digitale, perchè mantiene una sua funzione educativa. Stiamo lavorando per migliorare nei ragazzi la percezione della costruzione della conoscenza: loro interagiscono molto con internet, anche attraverso i motori di ricerca, però devono sviluppare e consolidare un’interpretazione critica nei confronti dei contenuti web. Vede, internet è una risorsa ma anche un rischio, una banalizzazione e, per certi aspetti, può diventare diseducativo. Noi abbiamo adottato una didattica che prevede moduli ispirati al costruire: partiamo dal libro per capire come reinterpretarne il contenuto, ridefinire le modalità concettuali di esposizione. Abbiamo creato anche un blog dove i ragazzi interagiscono; ci torna utile per motivarli maggiormente nel percorso della scrittura e sviluppa la relazione sociale: si condivide e si collabora, questa è la forza delle tecnologia”.

Conclude Barbara Papazzoni: “L’adozione della LIM è stata fondamentale all’inizio di questo percorso, quindi abbiamo aggiunto tablet e videoproiettori: la nostra visione prevede l’arricchimento dei contenuti. In questo, la tecnologia ci ha aiutato. Ci dovrebbe aiutare di più anche il Ministero sul fronte dell’aggiornamento professionale, almeno riconoscerci il tempo che dedichiamo privatamente alla formazione come attività lavorativa. Oltre al costo che sosteniamo siamo costretti anche a prendere le ferie per frequentare un corso”.